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Il Re Stregone di Angmar: due interpretazioni a confronto

Il Re Stregone di Angmar rappresenta uno dei villain più terribili all’interno del mondo di Il Signore degli Anelli. La figura, presente nella trilogia cinematografica di Peter Jackson, è caratterizzata da una presenza oscura e minacciosa. A differenza di questa versione, l’adattamento animato del 1980, The Return of the King, offre una rappresentazione del nemico che supera in inquietudine quella proposta dal regista neozelandese.

La versione cinematografica

Nel film diretto da Jackson, il Re Stregone di Angmar è raffigurato come un comandante imponente e temibile, simile a un cavaliere oscuro. L’armatura pesante e l’elmo che nasconde il volto contribuiscono a conferire a questo personaggio un’aura di mistero e potere, rendendolo parzialmente umano nella percezione del pubblico. Il suo destriero alato, pur portando con sé un’aura sinistra, rientra ancora nelle leggi della natura.

La rappresentazione animata

In contrasto, la versione animata del Re Stregone in The Return of the King risulta molto più spettrale e disturbante. Avvolto in un mantello nero, il personaggio possiede una corona fluttuante priva di un vero capo, con occhi luminosi che emergono nel vuoto. Questa rappresentazione evidenzia chiaramente la sua natura ultraterrena, lontana dall’umanità e dalle leggi fisiche.

Le differenze significative tra le due versioni

Descrizioni contrastanti

Nel romanzo di J.R.R. Tolkien, il Re Stregone è descritto come un’entità avvolta nel mistero e nell’orrore. La versione animata riprende fedelmente questo aspetto, presentando un personaggio il cui viso è sostituito da un vuoto oscuro da cui irradiano fiamme rosse, accentuando il suo distacco dall’umanità.

Il destriero demoniaco

Un ulteriore dettaglio significativo è il cavallo, nella versione animata rappresentato come un destriero con ali e corna, elementi non canonici rispetto alle opere di Tolkien che accentuano ulteriormente la natura spettrale del Re Stregone.

La fine del Re Stregone

Le conclusioni delle due interpretazioni differiscono notevolmente: mentre nel film di Jackson il villain muore per mano di Éowyn e Merry, la versione animata presenta una fine più cruenta, con decapitazione e dissoluzione del corpo. Questo evento diventa un momento di catarsi, sia per i personaggi che per lo spettatore, segnando la sconfitta di un’entità effettivamente mostruosa.

Conclusioni sulle due versioni

La figura del Re Stregone di Angmar è senza dubbio memorabile nella versione di Peter Jackson, ma la rappresentazione animata di The Return of the King offre una visione intrinsecamente spettrale e inquietante, più in linea con le descrizioni di Tolkien. Vieppiù si conferma la necessità di considerare entrambe le incarnazioni per una comprensione completa del personaggio.


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