Ringo Starr: Classifica di Tutte le Canzoni del Nuovo Album Revelato

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Ringo Starr, noto ex batterista dei Beatles, fa il suo atteso ritorno nel panorama musicale dopo sei anni con un nuovo album. Questo album, intitolato Look Up, arriva in concomitanza con un film biografico di Sam Mendes nel quale Barry Keoghan interpreta il celebre musicista. La nuova produzione segna il ventunesimo album in studio di Starr, seguendo il suo precedente lavoro, What’s My Name, originariamente annunciato come il suo ultimo progetto.

Nonostante avesse dichiarato l’intenzione di concentrarsi su EP meno impegnativi, Starr ha scelto di tornare in studio creando un disco che si discosta dal suo consueto stile rock, abbracciando il genere country. Si pone quindi la questione su come si comporti il pioniere del rock dopo un tale cambiamento di genere. Di seguito, una classifica delle canzoni presenti in Look Up.

11
“You Want Some”

Il brano più debole dell’album

È curioso che ci siano solo due canzoni senza featuring, e queste rappresentano sia il miglior che il peggior brano dell’album. Mentre il migliore offre un rimedio magistrale per il cuore spezzato, “You Want Some” emerge come una petizione poco ispirata per l’amore. Nonostante non vi sia nulla di sbagliato nel chiedere affetto, le liriche risultano vuote e prive di profondità, specialmente considerando il potenziale emotivo mostrato dal resto dell’album.

10
“Never Let Me Go”

Deludente seguito di un trio di ottime tracce

Subito dopo “Time on My Hands,” ci si aspetta che la canzone segua un filo narrativo emotivo. Sfortunatamente, non riesce a risuonare con la stessa forza dei brani che l’hanno preceduta, interrompendo il flusso dell’album privo di brani da saltare.

9
“I Live For Your Love” feat. Molly Tuttle

Ottima gamma vocale, ma le liriche lasciano a desiderare

Molly Tuttle è una delle migliori aggiunte di quest’album, rendendo i loro duetti un punto saliente costante. Questo brano risulta il più debole tra quelli condivisi. Le liriche non elevano la canzone al livello necessario, risultando generiche rispetto ad altri brani sull’amore presente nell’album.

8
“Thankful” feat. Alison Krauss

Un finale solido con la royalty della musica country

“Thankful” chiude l’album in modo forte. Pur non essendo tra i migliori brani, rappresenta un buon modo di concludere. Le parole evocano un addio, sia a un amore ricorrente sia al pubblico, sottolineando la gratitudine di Starr verso i suoi fan, data la sua età di 84 anni.

7
“Rosetta” feat. Billy Strings e Larkin Poe

La collaborazione di Starr è impressivamente sottile

“Rosetta” utilizza la ripetizione in modo accattivante. Sebbene il ritornello possa apparire ripetitivo, le liriche possono essere interpretate sia in una chiave romantica sia legata alla ricerca della famosa pietra. L’evoluzione delle voci sullo sfondo rende la canzone affascinante e dinamica.

6
“String Theory” feat. Molly Tuttle e Larkin Poe

Un’altra collaborazione cattura uno spirito contagioso

5
“Breathless” feat. Billy Strings

Un inizio in grande stile con una forte apertura

“Breathless” avvia l’album con un mix di tradizione e innovazione, combinando sonorità classiche di Starr con influenze country. Ciò rassicura i fan che temevano un allontanamento dal caratteristico stile del musicista.

4
“Look Up” feat. Molly Tuttle

La seconda traccia continua una scia positiva

Il brano “Look Up” intrattiene l’ascoltatore, fungendo da centrale tematica dell’album. Il contributo vocale di Molly Tuttle rende il pezzo ancor più avvincente, consolidando il messaggio centrale del progetto.

3
“Come Back” feat. Lucius

Una liturgia di emozione

Questo brano recupera la forza dell’album, mescolando melodie accattivanti con liriche malinconiche, rendendo la canzone coinvolgente e memorabile.

2
“Can You Hear Me Call” feat. Molly Tuttle

Un duetto magistralmente costruito

La struttura di questa canzone è innovativa, poiché Tuttle e Starr alternano le loro voci, simboleggiando la ricerca reciproca dell’amore. Un dettaglio che arricchisce notevolmente il brano.

1
“Time On My Hands”

Il punto culminante dell’album è un turning point emotivo

Con il suo tono malinconico e riflessivo, “Time on My Hands” segna un’importante evoluzione del progetto. Le liriche evocano sentimenti universali di nostalgia e perdita, rendendo questo brano profondamente toccante.

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