Recensione di Borderlands: Esplora l’Universo Caotico e Divertente del Gioco

La recensione di Borderlands, il film di Eli Roth con Cate Blanchett, tratto dall’omonimo videogioco, in uscita il 7 agosto al cinema
il punto di partenza
Borderlands, il nuovo film diretto da Eli Roth, è la trasposizione cinematografica del famoso videogioco omonimo. Il lungometraggio, in uscita il 7 agosto, presenta alcune caratteristiche peculiari che meritano di essere approfondite.
una visione controversa
“Borderlands” si distingue per le numerosi difficoltà e per una concezione cinematografica che ha sollevato diverse discussioni. La caratterizzazione di Lilith, interpretata da Cate Blanchett, rappresenta un punto focale della critica. Lilith, una cacciatrice di taglie fredda e implacabile, riceve l’incarico di recuperare una bambina su un pianeta-discarica, ma la scelta estetica operata per il suo personaggio risulta problematica.
un look discutibile
Il look di Lilith richiama in modo evidente lo stile di un’epoca e di un luogo specifico, evocando una ragazza di una provincia russa degli anni ’60, appena uscita da un salone di bellezza economico. Questo contrasto stride con l’estetica ruvida e futuristica che ci si aspetterebbe da un mondo ispirato a Mad Max.
fedele al videogioco
Nonostante le incongruenze stilistiche, è importante notare che la capigliatura di Lilith è identica a quella del suo alter ego nel videogioco. Questa fedeltà al materiale originale rivela un intento preciso da parte dei creatori, anche se l’aderenza stretta non sempre giova alla trasposizione cinematografica.
considerazioni finali
Il film di eli roth solleva dubbi e discussioni, non solo per le trivellazioni estetiche ma anche per le sfide nel trasferire un’esperienza visiva e ludica dal mondo dei videogiochi a quello del cinema.