Put your soul on your hand e walk il documentario di fatma hassouna e la vita a gaza

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una narrazione visiva di resilienza e speranza: il nuovo documentario di sepideh farsi

Il documentario Put Your Soul on Your Hand and Walk rappresenta un intenso racconto visivo dedicato alla figura della fotoreporter palestinese Fatma Hassouna. Diretto da Sepideh Farsi, il film, prossimamente nelle sale italiane dal 27 novembre, propone una finestra diretta sulle sfide quotidiane di chi vive in una delle zone più destabilizzate del mondo, offrendo un’immagine autentica di rassegnazione e coraggio.

origine del progetto e sviluppo con videochiamate

la genesi nel 2024 e l’incontro con fatma hassouna

Il progetto nasce nel 2024, quando Sepideh Farsi stabilisce un contatto con Fatma Hassouna, giovane di 24 anni impegnata nel documentare con la sua macchina fotografica l’assedio in atto a Gaza. Le due figure iniziano un dialogo costante tramite videochiamate quotidiane, utilizzate da Farsi come materiale preparatorio per la realizzazione del documentario.

ille conversazioni: tra realtà e sogni

Le telefonate sono un percorso tra la dura quotidianità segnata da macerie, ospedali improvvisati e timori legati ai cecchini, e le speranze di Fatma oltre il conflitto: musica, famiglia e desideri di viaggiare. La narrazione si sviluppa senza filtri, rendendo visibile la resilienza di un’intera generazione.

il significato e il messaggio di “put your soul on your hand and walk”

il senso della frase e la metafora della sopravvivenza

Il titolo del film deriva da una frase ricorrente di Fatma: “Ogni secondo, quando cammini per strada, metti l’anima in mano e cammina”. Questa espressione non è solo poetica, ma rappresenta la metafora della sopravvivenza quotidiana a Gaza. Chi si muove in quella terra sa che ogni passo può essere l’ultimo, incarnando un gesto di attenta resistenza.

il tono del documentario

Il film si caratterizza per un estetica asciutta e un approccio diretto, senza spettacolarizzazioni, affinché si evidenzi la resistenza silenziosa e lo sguardo di Fatma che attraversa mura distrutte e paure quotidiane.

dalla speranza alla tragedia

Quando la regista comunica a Fatma che il progetto sarà presentato al Festival di Cannes, si consegna un momento di grande gioia e orgoglio per la giovane, immortalato come uno dei passaggi più intensi del film. Il giorno seguente, il 16 aprile 2025, la loro casa viene colpita da missili di precisione. Fatma e nove membri della sua famiglia perdono la vita.
Da quel momento, il film si trasforma in un’opera che non documenta più un’esperienza condivisa, ma un ricordo lasciato da Fatma, attraverso video, fotografie e parole che continuano a testimoniare la sua lotta e i suoi sogni.

personaggi, ospiti e membri del cast

  • Sepideh Farsi
  • Fatma Hassouna

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