Predator svela una teoria dei fan che cambia tutto

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Le recenti pubblicazioni nel mondo dei fumetti hanno portato alla luce dettagli fondamentali riguardanti la specie Yautja, comunemente nota come Predator. La conferma di alcune teorie precedentemente avanzate si deve a una narrazione inedita che approfondisce il comportamento e le regole morali di questa affascinante razza aliena. In questo articolo, verranno analizzati i principali aspetti della nuova storia a fumetti “Predator: Black, White, and Blood #1”, evidenziando come essa abbia chiarito il rapporto tra i Predator e l’utilizzo delle armi.

la conferma dalla serie a fumetti: i predator uccidono solo chi impugna armi

le armi sono un invito al combattimento secondo i predator

Nel racconto “A Place of No Honor” scritto da Sarah Gailey e illustrato da Fran Galán, si narra dell’incontro tra un predatore chiamato Hishinde e una conferenza dedicata alle armi. Durante l’evento, Hishinde si trova sotto attacco da parte di un drone biometrico. La sua reazione è immediata: elimina l’aggressore uccidendolo con la propria arma, dando così avvio a una serie di confronti armati tra altri partecipanti.
Il predatore spiega che la sua condotta deriva da un codice d’onore molto rigido: chi brandisce un’arma si espone automaticamente al rischio di essere sfidato in combattimento. Per Hishinde, molti dei presenti sembrano “indegnni” di uno scontro onorevole, ma egli preferisce comunque affrontarli se decidono di usare strumenti bellici.

il codice morale dei predator e il rispetto per il combattimento

le armi rappresentano una sfida diretta agli occhi dei predator

La specie Yautja è conosciuta per la sua elevata capacità di sopravvivenza e per le tecniche di caccia estremamente raffinate. Non cercano lo scontro con chi non dimostra dignità o abilità nel combattimento. La loro etica si basa sulla nozione che solo chi mostra coraggio e forza può essere considerato degno del confronto.
Secondo quanto mostrato nella narrazione a fumetti, quando un individuo impugna un’arma, viene percepito come sfida aperta. Il rispetto del codice Yautja impone al predatore di rispondere sempre alla provocazione armata, lasciando invece in pace chi preferisce evitare lo scontro diretto.

l’unico metodo per evitare un attacco predatorio: non coinvolgere

gli yautja evitano i non guerrieri

Quando si assiste all’attacco di un predatore come Hishinde, è naturale che le persone reagiscano armandosi per difendersi. Questa reazione però spesso stimola ulteriormente la furia del predator stesso. La strategia più efficace consiste nel non entrare in conflitto: gli Yautja tendono a ignorare coloro che non dimostrano capacità belliche.
Il rispetto del loro codice impone che il combattimento avvenga solo quando c’è una reale volontà e preparazione ad affrontarlo. Chi evita deliberatamente lo scontro rischia quindi di essere lasciato indietro o ignorato dal predatore stesso.

“Predator: Black, White, and Blood #1” è disponibile nelle librerie Marvel Comics ed espande significativamente la comprensione delle regole morali che governano questa specie aliena così complessa.

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p style=”font-weight:bold”>Personaggi principali:

  • Hishinde
  • Société degli scienziati alla conferenza sulle armi
  • Cacciatori umani coinvolti negli eventi narrati
  • Membri vari del cast della serie Marvel Comics associata al franchise Predator

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