Predator badlands: anticipazioni su crossover, nuovi personaggi e creature alieni

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Il franchise di Predator ha segnato profondamente il panorama della fantascienza e dell’azione fin dal suo esordio nel 1987, portando sullo schermo un conflitto tra umani addestrati e una razza aliena avanzata con l’unico obiettivo di cacciare e uccidere. Dopo quasi quattro decenni, la serie si rinnova ancora, mantenendo i temi centrali di predatore vs. preda e underdog, ma con approcci innovativi che ridefiniscono le aspettative.

la rivoluzione narrativa di predator: badlands

una trama inedita con un predatore protagonista

Predator: Badlands, diretto da Dan Trachtenberg, rappresenta una svolta radicale rispetto ai film precedenti. Per la prima volta, il franchise vede un Yautja come protagonista, seguendo le sue avventure in un contesto futuristico. La narrazione si concentra su Dek, un giovane Predator che si distingue per essere più debole e meno esperto rispetto ai suoi simili.
In questa nuova interpretazione, il film introduce un cacciatore Predator più umano, che affronta sfide emotive legate alla sua famiglia e alle sue origini culturali. La storia si sviluppa su un pianeta sconosciuto dove Dek cerca di dimostrare il proprio valore eliminando una creatura chiamata Kalisk, definita come un “bestiario invincibile”.

svolgimento della trama e caratteristiche principali

dalla cultura Yautja alle nuove ambientazioni intergalattiche

L’ambientazione del film si amplia con nuovi pianeti e culture Predator. Tra gli elementi distintivi figurano armi innovative come la spada luminosa rossa, l’arco a energia e il plasma caster. Il design delle creature è stato curato da Alec Gillis, che ha privilegiato effetti pratici integrati con CGI per creare mostri credibili e affascinanti.
Sul set sono stati realizzati ambienti complessi, tra cui navi spaziali e paesaggi rupestri ispirati al mondo Yautja. La produzione ha anche introdotto nuove specie come Squirt, un personaggio serpentino capace di sputare sostanze esplosive, oltre a creature come il Kalisk.

due synth Weyland-Yutani interpretate da Elle Fanning

Nell’universo di Badlands troviamo due androidi interpretati da Elle Fanning: Thia, una synth senza gambe che accompagna Dek nel suo viaggio portandolo a comunicare attraverso un linguaggio creato appositamente per loro; Tessa, modello più recente della Weyland-Yutani incaricata di studiare la creatura Kalisk.
I due personaggi rappresentano una novità nel franchise: synth tanto umani quanto antagonisti o alleati a seconda delle circostanze. Le differenze estetiche tra Thia e Tessa sono state ottenute tramite trucco specifico per sottolineare lo sviluppo del loro percorso emotivo.

Tra le innovazioni più significative vi è l’approccio narrativo che mette in primo piano la prospettiva del predatore stesso. Decisamente diverso dai precedenti capitoli incentrati sui protagonisti umani sotto minaccia, questa pellicola approfondisce la cultura Yautja attraverso uno sguardo empatico verso Dek. La sua condizione di outsider – piccolo ed emarginato – diventa simbolo universale di lotta contro le avversità.

taglio artistico e tecnologie di produzione avanzate

dettagli sulla creazione degli effetti speciali e dell’arsenale predatoriano

I costumi e le armi sono stati progettati per riflettere la gerarchia sociale all’interno della cultura Yautja: armature più modeste per Dek rispetto ai membri superiori della sua tribù. Tra gli strumenti spiccano la spada luminosa rossa, l’arco energetico e vari gadget tecnologici come i propulsori a raggi plasma.

I processi di creazione prevedono una combinazione di effetti pratici — come modelli in silicone — supportati dall’uso strategico del CGI per rendere realistiche le creature digitali quali Squirt o il Kalisk.

L’interesse principale risiede nella capacità dei Predators di adattarsi all’ambiente circostante usando oggetti naturali o improvvisando armi da distruzione. Scene significative mostrano Dek trasformare elementi trovati nell’ambiente in strumenti letali; esempio emblematico è l’utilizzo del becco di un avvoltoio come arma improvvisata.

Il film approfondisce inoltre i dettagli delle culture predatoriane attraverso ambientazioni originali ed elementi iconici come i trofei nelle navi spaziali o i simbolismi delle armature indossate dai cacciatori giovani o veterani. Questo arricchisce ulteriormente il background mitologico della saga.

  • Dimitrius Schuster-Koloamatangi: Dek (protagonista)
  • Elle Fanning: Thia (synth senza gambe) / Tessa (synth Weyland-Yutani)
  • Alec Gillis: designer delle creature predatoryane
  • Nigila Dickson: costumista degli armor predatori
  • Matti Cornelius: props master delle armi
  • Costaume generale: dettagli sui vestiti dei Predators secondo gerarchie culturali

L’approccio innovativo adottato in “Predator: Badlands” promette non solo una rinnovata attenzione alla componente emotiva ma anche una sperimentazione stilistica che mira ad ampliare gli orizzonti narrativi dell’intera saga.
Con questa direzione audace si intende consolidare la popolarità del franchise introducendo nuovi target audience senza rinunciare alla forza visiva tipica dei film originali.

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