Poo in a bag: l’incubo di una crociera da incubo

l’incidente della ‘cruise ship’ e la narrazione del caso
Il caso di un episodio a bordo di una nave da crociera, noto come il “Poop Cruise” del 2013, rappresenta uno degli eventi più discussi nel settore delle vacanze in mare. La vicenda ha attirato l’attenzione pubblica grazie alla sua natura estrema e alle conseguenze che ne sono derivate, portando anche alla realizzazione di un documentario su Netflix. Questo resoconto analizza i dettagli principali dell’incidente, le reazioni dei passeggeri coinvolti e le ripercussioni sul settore crocieristico.
l’evento: dalla partenza al caos a bordo
la partenza e i primi giorni di navigazione
Devin Marble, a bordo della nave Carnival Triumph nel porto di Galveston, Texas, si trovava con la famiglia e il futuro cognato per una breve vacanza tra amici. La crociera prevedeva tappe tra Galveston e Cozumel, in Messico. La giornata finale si è trasformata in un incubo quando, all’alba, le sirene hanno svegliato i passeggeri con un allarme ripetuto: “Alpha Team”.
l’emergenza: incendio e blackout totale
Gli ospiti sono stati evacuati sulla coperta superiore dopo aver visto dense nubi di fumo provenire dalla pinna rossa della nave. L’incendio scoppiato nella sala motori ha causato un blackout completo dell’imbarcazione. I cavi elettrici sono stati distrutti dal fuoco, lasciando la nave senza energia: senza luci, aria condizionata, refrigerazione né servizi igienici funzionanti.
le conseguenze sanitarie e l’esperienza dei passeggeri
la crisi igienica a bordo
I passeggeri sono stati costretti a utilizzare metodi improvvisati per soddisfare i bisogni fisiologici. Devin ricorda che gli veniva detto di urinare nelle docce o nei sacchetti biohazard rossi distribuiti sull’imbarcazione. Le condizioni igieniche si sono rapidamente deteriorate: odori sgradevoli e ambienti insalubri hanno accompagnato i giorni successivi.
comportamenti emergenziali e dinamiche sociali
Nelle condizioni estreme generate dalla mancanza d’acqua e servizi igienici funzionanti, alcuni passeggeri hanno manifestato comportamenti egoistici come l’accaparramento di cibo o la creazione di “accampamenti” sui ponti utilizzando lenzuola e materassi. Devin ha preferito mantenere un atteggiamento compassionevole, riconoscendo che anche altri erano sotto stress.
gestione dell’emergenza e diffusione delle notizie
controllo delle informazioni da parte della compagnia
A causa della limitata comunicazione via satellite disponibile per lo staff della nave e assenza di copertura telefonica normale, le informazioni diffuse ai media erano filtrate dall’ufficio stampa della compagnia cruise line. Solo quando alcuni passeggeri sono riusciti a ottenere segnale telefonico da navi passanti si è diffusa la reale portata della crisi.
il ritorno a terra ed effetti mediatici
Dopo cinque giorni in balia delle intemperie marine e dei problemi sanitari crescenti – culminati con il danneggiamento dei tappeti causato dall’inclinazione dell’imbarcazione – la Triumph è stata finalmente soccorsa da rimorchiatori durante una tempesta. Il rientro in porto è stato caratterizzato da scene emotive tra cui baci sul pavimento del terminale e foto ricordo con le giacche salvagente.
- Dewin Marble
- I membri dell’equipaggio
- I passeggeri presenti sulla nave
- I familiari dei viaggiatori
dopo il disastro: riparazioni, risarcimenti e riflessioni finali
Dopo il rientro in porto ed essere stati sottoposti a indagini approfondite, Carnival Cruises ha speso oltre $115 milioni per riparare la nave ora conosciuta come Carnival Sunrise. I passeggeri hanno ricevuto rimborsi completi, spese di trasporto compensate ed un credito per future crociere.
L’incidente ha portato ad una revisione rigorosa delle norme di sicurezza nell’intero settore crocieristico. In risposta alle criticità emerse durante quella notte drammatica del 2013, Carnival ha investito massicciamente in sistemi avanzati antincendio ed efficaci misure di gestione del rischio.
Sempre nello spirito della trasparenza post-incidentale, Carnival ha affermato che questa vicenda rappresenta un momento formativo importante per migliorare gli standard qualitativi e garantire maggior sicurezza ai propri clienti.
Personaggi principali:
- Dewin Marble
- I membri dell’equipaggio della Triumph/Carnival Sunrise
- I familiari dei passeggeri coinvolti
- I responsabili Carnival Cruises (ex pubblicista)
- Membri del cast del documentario Netflix “Trainwreck: Poop Cruise”
Il racconto delle esperienze vissute dai protagonisti evidenzia quanto possa essere difficile affrontare situazioni estreme in ambienti chiusi come quelli delle navi da crociera. La resilienza umana emerge come elemento centrale nel superare momenti così complessi.