Pluribus di Vince Gilligan: la serie sci-fi che richiama breaking bad
La scena televisiva internazionale si arricchisce di un nuovo titolo di stampo sci-fi, prodotto da Apple TV, che suscita sia entusiasmo che interrogativi tra gli appassionati. Si tratta di Pluribus, una serie ideata e diretta da Vince Gilligan, conosciuto per aver creato Breaking Bad. Nonostante la differenza di genere rispetto ai suoi precedenti successi, l’atmosfera e alcuni elementi stilistici sembrano richiamare le atmosfere del suo passato narrativo. Analizziamo gli aspetti principali di questa produzione emergente, dall’ambientazione ai protagonisti, passando per i temi trattati, con un focus sul suo andamento e sulle intuizioni che promette di sviluppare.
la trama e il contesto di Pluribus
overview della narrazione
La serie si concentra su Carol Sturka, interpretata da Rhea Seehorn, una scrittrice di romanzi romantici, residente ad Albuquerque. La protagonista si trova coinvolta in un evento straordinario: scopre di essere tra i 13 individui nel mondo immuni a un virus di origine aliena che connette le menti di tutte le altre persone. L’episodio pilota si apre con una scena intensa, in cui Carol si impegna a trovare assistenza per la sua assistente e fidanzata, Helen, colta da convulsioni. La narrazione si evolve mostrando come gli altri cittadini affrontano la stessa crisi, con momenti di suspense e un’atmosfera disturbante, soprattutto quando i personaggi si risvegliano con conoscenze intime e comportamenti sincronizzati.
temi principali e sviluppo narrativo
Il primo episodio si caratterizza per un ritmo serrato e scene cariche di tensione, anche se con un’impostazione che punta più sul dilemma psicologico e filosofico che sull’azione. La serie esplora le implicazioni di un mondo condiviso e di un’intelligenza collettiva, sollevando domande sulla natura del libero arbitrio e sull’etica di una società senza conflitti.
l’evoluzione del ritmo e le differenze con breaking bad
ritmo narrativo e atmosfere
Dalla sua prima uscita, Pluribus si è discostata rispetto alle aspettative di un classico thriller sci-fi d’azione. La narrazione si è evoluta spostando l’attenzione su dialoghi riflessivi e momenti di introspezione, lasciando spazio a scene più calme e analitiche. La serie si concentra sullo sviluppo dei personaggi e sul loro rapporto con questa nuova realtà, più che su sequenze adrenaliniche o esplosioni.
paragone con breaking bad
Curiosamente, anche Breaking Bad ha avuto un inizio lento, con un’evoluzione progressiva che ha portato a sviluppi più violenti e drammatici. La differenza principale risiede nel focus: mentre Breaking Bad si è progressivamente evoluta verso il crimine e l’azione, Pluribus si prefigge un percorso più contemplativo, che mette in discussione il concetto stesso di esistenza e di relazione umana.
le caratteristiche distintive e le aspettative future
il tono e il genere
Non aspettarsi scene spettacolari o sparatorie, poiché la serie si orienta più su un approccio di pensiero e analisi. È più affine a produzioni come Severance o Black Mirror che a un thriller ad alto ritmo. La piena comprensione delle dinamiche tra i personaggi e del mondo creato si svilupperà nel tempo, offrendo probabilmente spunti di riflessione e dilemmi etici.
alcune anticipazioni sulla trama
Tra gli elementi chiave emersi, si evidenzia come i “pod people” abbiano economie e convinzioni pacifiste, rifiutando l’uccisione di qualsiasi creatura vivente. Tale caratteristica potrebbe rappresentare un punto centrale in futuro, con la protagonista Carol chiamata a confrontarsi con l’idea di una società senza violenza, ma anche senza autonomia individuale.
personaggi e cast principale
- Rhea Seehorn nel ruolo di Carol Sturka
- Karoline Wydra
- Altri membri del cast non ancora annunciati