Phantom Blade Zero riscopre i giochi PlayStation 1 e 2 con combattimenti ispirati ai film di kung fu

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approccio e ispirazioni di phantom blade zero

Il titolo Phantom Blade Zero ha suscitato grande interesse fin dalla sua presentazione, ma spesso viene erroneamente classificato come un gioco appartenente al sottogenere soulslike. In realtà, il progetto mira a ripercorrere le radici dei giochi di combattimento e avventura degli anni passati, con un’ispirazione che si estende dai classici titoli PlayStation alle pellicole di arti marziali. Questo articolo analizza le principali fonti di ispirazione e le caratteristiche distintive del gioco.

le influenze principali nel design di gameplay e ambientazioni

una rivisitazione delle epoche d’oro dei videogiochi e dei film di kung fu

Phantom Blade Zero si propone di riportare in auge l’atmosfera degli anni d’oro dei film di kung fu, iniziando dagli anni ’70 con Bruce Lee fino ai primi anni 2000. Il direttore creativo “Soulframe” Liang ha dichiarato che uno degli obiettivi fondamentali del progetto è quello di rievocare la splendida era del cinema cinese d’arti marziali. Parallelamente, il gioco vuole riscoprire lo stile visivo e narrativo dei classici videogiochi PlayStation 1 e 2, con particolare attenzione alla fluidità dell’azione e alla profondità delle ambientazioni.

ispirazioni da titoli action storici

Devil May Cry, uscito sulla console PlayStation 2, rappresenta una delle principali fonti d’ispirazione per il sistema di combattimento di Phantom Blade Zero. La volontà è quella di creare un’esperienza che ricordi un “film di arti marziali giocabile”, arricchito da elementi esplorativi e da una progressione del personaggio. Inoltre, si evidenziano richiami anche ad altri grandi classici hack-and-slash come i primi due capitoli della serie God of War.

l’eredità di dark souls nel progetto

livelli interconnessi e design architettonico avanzato

Sebbene gli sviluppatori vogliano distanziarsi dal genere soulslike, riconoscono in Dark Souls una forte influenza sul progetto. La struttura dei livelli si ispira alla concezione pre-Elden Ring, caratterizzata da ambientazioni interconnesse tra loro in modo complesso ed intrigante. Per questo motivo, il design degli scenari riveste un ruolo centrale nello sviluppo del titolo.

L’autore principale del progetto ha anche sottolineato che possiede formazione in architettura, elemento che contribuisce a creare ambientazioni dense, profonde ed estremamente dettagliate.

Phantom Blade Zero, pur prendendo ispirazione da molteplici generi come l’action orientale, i giochi platform-hack and slash e i survival horror (come la serie Resident Evil) vuole mantenere una propria identità unica. L’atmosfera oscura e inquietante si combina con elementi estetici derivanti dai film d’arte marziale per offrire un’esperienza visiva innovativa.

dettagli tecnici e sviluppo del titolo

  • Sviluppatore: S-Game
  • Editore: S-Game
  • Moto grafico: Unreal Engine 5
  • Date release:: ancora non annunciata
  • Piattaforme:: PlayStation 5 e PC
  • Tema principale: strong > combattimento stilizzato ispirato a Bruce Lee,
    livelli interconnessi,
    atmosfera dark-horror

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wilson liang – direttore creativo

Sono presenti nel team sviluppatori con background artistico legato all’architettura, influenzando così la progettazione degli ambienti.
Gli aspetti più evidenti sono l’approccio estetico derivante dall’estetica cinematografica orientale combinata con elementi tipici dell’horror psicologico.

Ecco alcuni tra i personaggi principali coinvolti nel progetto:
  • Soulframe (direttore creativo)
  • S-Game (sviluppatore)

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