Personaggi di final fantasy che meritavano più attenzione

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Nel vasto universo di Final Fantasy, molteplici personaggi hanno lasciato un segno indelebile grazie a trame complesse e approfondite. Alcuni protagonisti avrebbero meritato più spazio e sviluppo all’interno delle rispettive narrazioni. La serie si distingue per la sua capacità di intrecciare storie di personaggi secondari, arricchendo l’esperienza complessiva e offrendo una maggiore profondità emotiva. Questo articolo analizza alcune figure che, pur essendo apprezzate dai fan, avrebbero potuto beneficiare di un maggior coinvolgimento nel gameplay e nello sviluppo narrativo.

1 Beatrix in Final Fantasy IX: una figura ben caratterizzata ma con margini di miglioramento

il ruolo di beatrix come paladina e la sua evoluzione narrativa

Beatrix è uno dei personaggi più amati in Final Fantasy IX. Comandante dell’esercito di Alexandria, passa gran parte del gioco aiutando la regina Brane, anch’essa manipolata da Kuja. Nonostante sia presente come boss imbattibile e poi come alleata, il suo coinvolgimento nel combattimento risulta troppo limitato. La sua storia di redenzione rappresenta uno degli aspetti più memorabili del titolo.

Durante le battaglie controllabile solo in momenti specifici, Beatrix dimostra tutta la sua forza come paladina. La sua presenza nel racconto è fondamentale per lo sviluppo della trama, anche se avrebbe avuto bisogno di più tempo dedicato al gameplay per permettere ai giocatori di apprezzare appieno le sue abilità.

Sebbene abbia temporaneamente aderito alla squadra, non ha mai combattuto fianco a fianco con Zidane né ha avuto grandi occasioni di interazione con altri personaggi principali. Un’estensione del suo ruolo avrebbe arricchito notevolmente l’esperienza complessiva.

In vista di eventuali remake o aggiornamenti, si spera che Square Enix possa ampliare il ruolo di Beatrix rendendola un personaggio giocabile più spesso e approfondendo ulteriormente il suo arco narrativo.

2 Minfilia in Final Fantasy XIV: troppo poco sfruttata

l’importanza del suo ruolo nella trama principale

Final Fantasy XIV, riconosciuto come uno dei MMORPG più riusciti, si distingue per la cura dedicata ai personaggi secondari. Minfilia Warde emerge come figura centrale nella connessione tra il mondo e Hydaelyn. Leader dei Scions of the Seventh Dawn, il suo percorso narrativo si sviluppa su centinaia di ore di gioco attraverso diverse espansioni.

Purtroppo, nonostante abbia molto tempo sullo schermo, Minfilia viene spesso percepita come una semplice quest-giver piuttosto che un membro attivo della narrazione. La sua vera potenza rimane sottovalutata: anche se non è adatta al combattimento diretto quanto Thancred o Urianger, possiede una forza interiore ed emotiva che meriterebbe maggiore attenzione.

Sarebbe stato auspicabile vederla assumere ruoli più decisivi nelle vicende rispetto a quelli marginali mostrati finora. Per i futuri aggiornamenti o remake si auspica un ampliamento del suo arco narrativo per valorizzare ulteriormente questa protagonista silenziosa ma determinante.

3 Kimahri in Final Fantasy X: troppo silenzioso e poco sviluppato

la timidezza legata alla perdita del corno

Nel corso dell’avventura in Final Fantasy X, Kimahri Ronso appare come uno dei guardiani meno vocali e più enigmatici. Il motivo risiede nel senso di vergogna legato alla perdita del corno rotto: questa cicatrice lo rende riluttante a parlare frequentemente.

Sebbene offra consigli saggi quando necessario, la sua partecipazione nelle conversazioni rimane molto ridotta rispetto ad altri membri della squadra come Auron o Yuna stessa. Questa caratteristica aggiunge profondità al personaggio ma ne limita drasticamente lo sviluppo.

L’evoluzione naturale sarebbe stata quella di farlo aprire lentamente nel corso della storia: un percorso che avrebbe rafforzato l’arco narrativo legato al tema dell’accettazione e della crescita personale — elementi centrali nei giochi della serie Final Fantasy.

4 Freya Crescent in Final Fantasy IX: tra i migliori personaggi ma con margini inesplorati

la complessità narrativa dietro alla guerriera Burmeciana

Freya Crescent rappresenta uno dei pilastri narrativi in FFIX. La dragona Burmeciana entra nel gruppo dopo alcune ore dallo scoppio dell’avventura ed emerge immediatamente per la sua personalità forte e le sue motivazioni profonde.

Sua storia include la distruzione del regno natale e una lunga ricerca del compagno Fratley; questa vicenda lascia un segno indelebile sulla protagonista. La fedeltà verso Zidane ed i suoi valori sono esempi tangibili della sua integrità morale.

Anche se il finale vede Freya riunirsi con Fratley e pianificare il ricostruzione delle terre perdute — chiudendo così un ciclo completo — molti fan sentono che avrebbe meritato ancora più spazio durante tutto il gioco. Un eventuale remake potrebbe ampliare ulteriormente questa figura complessa senza perdere l’emozionalità già presente.

5 Lunafreya in Final Fantasy XV: il caso emblematico dello sviluppo incompleto

le criticità derivanti dalla produzione travagliata

L’arc narrativo di Lunafreya è uno degli aspetti meno approfonditi in FFXV. La rapida morte dopo poche ore dall’incontro iniziale sorprende molti fan: questo evento simbolico dovrebbe segnare una svolta significativa ma perde impatto a causa della scarsità delle interazioni con lei prima del decesso.

I problemi nello sviluppo del gioco — cambiamenti nella direzione creativa e ristrutturazioni rapide — hanno compromesso gravemente la qualità narrativa generale. Lunafreya avrebbe potuto essere molto più presente attraverso contenuti extra o DLC dedicati; invece tutto ciò venne cancellato o rimandato indefinitamente.

A causa delle difficoltà produttive, nonostante fosse prevista l’espansione “Episode Lunafreya”, essa fu annullata insieme ad altre proposte post-lancio. Questo aspetto penalizza fortemente le possibilità narrative future dedicate a questa protagonista chiave del mondo.

  • – Beatrix (FF9)
  • – Minfilia (FFXIV)
  • – Kimahri (FFX)
  • – Freya Crescent (FF9)
  • – Lunafreya (FFXV)
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