Perché non ci sarà la settima stagione de il racconto dell’ancella

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l’ultima stagione di the handmaid’s tale: un addio annunciato

La sesta e conclusiva stagione di the handmaid’s tale segna la fine di una serie televisiva che ha contribuito a definire l’epoca dello streaming, distinguendosi come il primo show in streaming ad ottenere un premio Emmy come miglior serie. La narrazione si è evoluta molto rispetto al materiale originale di Margaret Atwood, allontanandosi dal romanzo per raccontare storie proprie. Il mondo immaginato nella fiction si è progressivamente intrecciato con la realtà, creando un effetto di riflesso tra finzione e attualità.

motivi della decisione di concludere con la sesta stagione

una scelta maturata nel tempo

Essendo uno dei principali titoli di punta di Hulu, la decisione di terminare la serie è stata presa dalla squadra creativa, non a causa di una cancellazione improvvisa. Dopo aver portato avanti le vicende di June Osborne oltre i confini del romanzo e averla fatta fuggire in Canada, gli autori hanno iniziato a pianificare la conclusione già dopo la quarta stagione. La volontà di chiudere il ciclo narrativo si era manifestata anche prima, come dichiarato dal creatore Bruce Miller.

Secondo quanto riferito da Miller, l’idea iniziale prevedeva una serie composta da cinque stagioni, successivamente ampliata a sei. La co-showrunner Yahlin Chang ha confermato questa evoluzione:

“Durante un ritiro prima dell’inizio della scrittura della quinta stagione, Bruce Miller aveva suggerito che ci sarebbero potute essere due ulteriori stagioni. Da lì abbiamo deciso di proseguire fino alla sesta.”

il futuro del racconto: da the handmaid’s tale a the testaments

la produzione del sequel basato sul romanzo “I testamenti”

Dopo il termine della serie principale, l’attenzione si sposta verso The Testaments, il seguito scritto da Margaret Atwood nel 2019 che riprende la narrazione quindici anni più tardi rispetto agli eventi conclusivi della serie TV. La storia si concentra su nuovi personaggi e prospettive interne ed esterne a Gilead, narrate attraverso le testimonianze delle protagoniste Aunt Lydia e delle figlie di June: Hannah e Nicole.

L’uscita dello spin-off televisivo è prevista per il 2026, con le riprese iniziate ad aprile 2025. La produzione sarà supervisionata dallo stesso Bruce Miller, che ha lasciato il ruolo di showrunner de the handmaid’s tale.

le differenze tra la serie originale e il nuovo progetto

The Testaments presenterà un tono diverso rispetto alla saga principale: sarà caratterizzato da voci più giovani e da un’atmosfera distintamente diversa pur mantenendo il cuore della lotta contro Gilead. Questo approccio mira a offrire una prospettiva fresca mentre si mantiene fede alla tematica centrale della distruzione del regime oppressivo.

come the handmaid’s tale ha preparato il terreno per the testaments

Ampiamente sviluppata nelle ultime stagioni, la storyline ha messo in evidenza alcuni elementi chiave utili anche per lo sviluppo del sequel. In particolare, il ruolo sempre più ribelle di Aunt Lydia rappresenta uno dei punti cardine: nel nuovo contesto sarà una figura determinante nella lotta contro Gilead.

Sono stati inoltre gettati i semi per una possibile caduta definitiva del regime totalitario: nelle ultime stagioni sono stati compiuti importanti attacchi contro Gilead, culminati con eventi come l’uccisione dell’Alto Comandante Gabriel Wharton.

  • Elisabeth Moss
  • Yvonne Strahovski
  • Aunty Lydia – Ann Dowd

Nomi principali coinvolti nella produzione:

  • Miller – produttore esecutivo e supervisore del sequel;
  • Membri del cast includono:
  • – Elisabeth Moss (June Osborne)
  • – Yvonne Strahovski (Serena Joy)
  • – Ann Dowd (Aunt Lydia)

L’evoluzione narrativa de the handmaid’s tale, insieme alle anticipazioni su The Testaments, sottolinea come questa saga continuerà ad avere un impatto significativo sulla cultura popolare e sugli approfondimenti sul regime totalitario descritto nel romanzo originale.

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