Perché i trofei obbligatori per i classici ps1 su ps plus sono una cattiva idea

Il mese di agosto 2025 si preannuncia come uno dei più interessanti per gli abbonati a PlayStation Plus. Con il debutto di titoli di grande richiamo e alcune classiche del passato, questa fase rappresenta un momento cruciale per gli appassionati di gaming. In questo approfondimento si analizzano le novità in arrivo, l’importanza della mancanza di supporto ai trofei nelle versioni PS1 e i motivi per cui questa scelta può risultare vantaggiosa.
le novità principali di agosto 2025 per playstation plus
titoli di grande richiamo in arrivo
Il 19 agosto, il catalogo di PlayStation Plus si arricchirà con giochi tra i più attesi dell’anno. Tra questi spiccano titoli come Mortal Kombat 1 e Marvel’s Spider-Man, che porteranno nuove esperienze ai giocatori iscritti. Accanto a queste uscite, saranno disponibili anche alcuni classici della console PlayStation originale, tra cui:
- Resident Evil 2
- Resident Evil 3: Nemesis
Questi giochi rappresentano un patrimonio storico del settore videoludico e sono stati riproposti in versione ottimizzata per PS5, offrendo un’esperienza moderna senza perdere la loro identità originale.
l’importanza della mancanza di trofei nei classici PS1
perché la mancanza di trofei è un vantaggio
Un aspetto spesso oggetto di discussione tra gli utenti riguarda la possibilità o meno che i giochi classici PS1 supportino i trofei su PS5. La decisione di non rendere obbligatorio il supporto ai trofei in questi titoli ha risvolti positivi per l’intera community. Per comprendere questa scelta, bisogna analizzare il passato recente delle console Sony.
Nella generazione precedente, durante il ciclo vitale della PS4, erano disponibili i cosiddetti PS2 Classics. Questi titoli venivano portati sulla nuova piattaforma con requisiti stringenti: ogni gioco doveva integrare i trofei, comportando tempi e risorse significative da parte degli sviluppatori. Di conseguenza, solo65 titoli PS2 furono effettivamente rimasterizzati e resi compatibili con PS4.
A differenza di Sony, Xbox ha adottato una strategia diversa con la sua compatibilità retroattiva. La maggior parte dei giochi emulati su Xbox One provenivano direttamente dall’emulazione gestita dalla stessa Microsoft, senza coinvolgimento diretto degli sviluppatori originali. Questa scelta ha permesso una vasta gamma di titoli compatibili (oltre 600), senza dover aggiungere funzionalità come i trofei.
Sotto questo punto di vista, l’assenza obbligatoria dei trofei sui giochi PS1 permette una maggiore libertà nel portare più titoli sulla piattaforma senza vincoli tecnici o economici e favorisce quindi un ampliamento del catalogo disponibile.
il valore dei classici su ps5
perché i classici meritano di essere celebrati
L’arrivo su PS5 dei giochi storici come Resident Evil 2» e «Resident Evil 3» rappresenta un importante traguardo per gli appassionati del settore. Questi titoli sono stati rivisitati in modo fedele all’originale ma ottimizzati graficamente e tecnicamente per le nuove console.
Non è necessario che tali giochi integrino sistemi complessi come i trofei per garantire divertimento ed emozioni autentiche. La qualità delle produzioni old-school risiede nella loro capacità narrativa e nel gameplay intramontabile. Ricordando che molti utenti hanno già avuto modo di giocare questi titoli sui precedenti sistemi PlayStation o anche su PC.
Sono numerosi gli esempi che confermano quanto siano importanti le remastered o le versioni rinnovate delle grandi opere del passato:
- Sviluppatori storici e nostalgici apprezzano queste rivisitazioni;
- I nuovi giocatori scoprono capolavori dimenticati;
- L’offerta cresce grazie alla libertà lasciata agli sviluppatori nell’implementare funzioni extra o meno.
Dunque, l’obiettivo principale è offrire una vasta libreria che valorizzi sia le nuove produzioni sia le pietre miliari del passato senza imposizioni superflue sui sistemi di achievement.