Perché barry non spara a lord bullingdon nel finale di barry lyndon

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Il film Barry Lyndon, diretto da Stanley Kubrick, rappresenta uno dei capolavori più visivamente affascinanti della sua filmografia. Al centro della narrazione troviamo la figura di Barry Lyndon, un ambizioso opportunista che si confronta con il suo rivale Lord Bullingdon in un duello che è considerato tra i più iconici del cinema. Un episodio chiave si verifica quando, dopo il malfunzionamento della pistola di Bullingdon, Barry decide di non sparare e invece spara a terra, un gesto che ha suscitato numerosi interrogativi tra gli spettatori riguardo alle sue motivazioni profonde.

perché Barry Lyndon evita lo scontro

Nel corso del film, Lord Bullingdon (interpretato da Leon Vitali) torna dall’esilio volontario per sfidare Barry (Ryan O’Neal) a un duello. Questa sfida rappresenta l’ultima occasione per Barry di affrontare il suo passato e le sue ambizioni di ascensione sociale. La scena si svolge in un ambiente rurale privo di romanticismo, lontano dai classici scenari aristocratici. Quando Bullingdon spara accidentalmente a vuoto, Barry sceglie di non rispondere al fuoco e invece mira alla terra. Questo gesto simbolico rivela una volontà di evitare la violenza inutile e può essere interpretato come un tentativo di redenzione finale.

il gesto di misericordia come ultima speranza

La decisione di Barry di rinunciare alla vendetta rappresenta l’ultimo tentativo di redenzione. Dopo aver vissuto una vita segnata dall’opportunismo e dalla manipolazione, questa scelta potrebbe derivare da sentimenti di amore o dolore profondo per la perdita del figlio Bryan – tragedia causata anche dal suo stesso comportamento. La sua misericordia permette a Bullingdon di ferirlo alla gamba anziché ucciderlo, sottolineando come l’atto finale sia una forma di pietà che condanna però inevitabilmente Barry al suo destino.

il duello come ultima possibilità di salvezza

Prima dello scontro finale, le vicende personali e sociali hanno già minato le basi dell’esistenza di Barry. La perdita della reputazione e il fallimento delle sue aspirazioni nobiliarie emergono nel momento in cui il protagonista si trova ad affrontare Bullingdon: un giovane spaventato che incarna la stessa paura e insicurezza che hanno caratterizzato la vita dell’irlandese.

Il duello diventa così l’ultima chance per Barry, ma anche il simbolo della sua ricerca irrinunciabile d’identità e dignità. La scena finale evidenzia come l’ambizione umana possa essere destinata all’insuccesso davanti alla durezza della realtà.

lord bullingdon come riflesso aristocratico-di-barry


Bulligdon non è soltanto l’antagonista nel film; egli simboleggia anche l’aristocrazia oppressiva e arrogante. Motivato dalla classe sociale superiore e dal senso innato di superiorità, rappresenta ciò che Barry avrebbe potuto diventare se fosse nato in condizioni più privilegiate.
Entrambi sono privi del padre e mossi da un desiderio condiviso per lo status sociale.

Mentre Barry ha costruito tutto con fatica attraverso ingegno e opportunismo, Bullingdon si sente superiore solo grazie alla nascita. La misericordia dimostrata da Barry durante il duello mette in discussione questa differenza: essa smaschera l’arroganza basata sulla nascita rispetto alla vera nobiltà d’animo.

il significato reale della conclusione del film


L’epilogo del film riassume il messaggio centrale: “Sotto il regno di Giorgio III tutti vivono e litigano; belli o brutti, ricchi o poveri, ora sono tutti uguali davanti alla morte.” Questa frase sottolinea come ogni ambizione umana sia destinata a svanire davanti all’ineluttabile fine.
Inoltre, la misericordia mostrata da Barry assume un valore ancora più profondo: essa evidenzia come le vere eredità siano l’amore, la compassione e la capacità di cercare una redenzione personale nonostante tutto.

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