Peacemaker episodio 5: connessione con Superman e easter egg del DCU

La quinta puntata della seconda stagione di Peacemaker si distingue per numerosi riferimenti nascosti, collegamenti al DC Universe e dettagli che arricchiscono la narrazione. In questo approfondimento vengono analizzati gli aspetti più significativi dell’episodio, con un focus su collegamenti diretti ai film e alle serie precedenti, oltre a curiosità legate ai personaggi e alle ambientazioni.
funerale di rick flag jr
l’episodio si apre con un flashback che mostra il funerale di Rick Flag Jr., evento avvenuto subito dopo le vicende di The Suicide Squad. Alla cerimonia partecipano Emilia Harcourt e Rick Flag Sr., sottolineando la continuità narrativa tra i vari titoli del DC Universe. La scena rafforza il legame tra le storie dei personaggi e introduce elementi fondamentali per comprendere l’evoluzione della trama.
il clown in costume e la gigantesca starfish
Un riferimento diretto agli eventi di The Suicide Squad si trova nella conversazione tra Rick Flag Sr. e altri agenti ARGUS, dove si menziona come suo figlio sia morto in missione “con un gruppo di clown in maschera e una stella marina gigante”. Questa frase richiama direttamente la battaglia contro Starro il Conquistatore, il gigantesco starfish alieno protagonista del film. La scena evidenzia come i ricordi delle missioni passate siano ancora vivi nel contesto narrativo attuale.
“S* Detail in Evergreen” (Project Butterfly)
Durante un flashback del funerale, Emilia Harcourt viene avvertita da Rick Flag Sr. riguardo a possibili minacce provenienti da Waller. Si fa riferimento a un incarico assegnato a lei e a John Economos chiamato “a s* detail in Evergreen…Project Butterfly“. Questo dettaglio collega direttamente gli eventi alla scena post-credit di The Suicide Squad, suggerendo che ARGUS abbia interesse nel controllo delle dimensioni alternative o universi paralleli.
shaft è un complimento
Nella scena in cui Chris Smith viene avvicinato da agenti ARGUS nel parco, uno di loro lo chiama “Shaft”, richiamando il celebre detective nero interpretato da Richard Roundtree. Il commento viene considerato un complimento dal protagonista, mentre il nome Shaft diventa anche oggetto di umorismo quando Fleury pensa che l’interlocutore possa essere coinvolto nella sua attività investigativa.
sasha bordeaux: status cyborg confermato
Nel corso dell’episodio si rivela che Sasha Bordeaux ha subito interventi cibernetici grazie all’intervento di ARGUS dopo un incidente aereo. Economos conferma che la agente è stata potenziata con numerose modifiche tecnologiche, rendendola una vera e propria cyborg secondo le caratteristiche originali dei fumetti DC. Questa scelta narrativa amplia ulteriormente il ruolo del personaggio all’interno della serie.
alcuni equivoci sui cappelli e le teste familiari
In una scena comica, Leota Adebayo riceve una telefonata sulla sua agenzia investigativa chiedendole se indossi un cappello o se ha una testa quadrata, senza capire che si tratta di uno scambio ironico legato alla silhouette del suo annuncio pubblicitario. Un parallelismo divertente si trova anche in “Guardiani della Galassia Vol. 2”, dove Baby Groot appare spaventato.
test dimensionale ARGUS?
Dopo aver messo fuori combattimento Peacemaker durante uno scontro con gli agenti ARGUS, Rick Flag Sr. osserva alcuni appunti riguardanti esperimenti su test dimensionali. Questo dettaglio suggerisce che l’organizzazione militare potrebbe cercare accesso ad altre dimensioni o universi paralleli per motivazioni ancora sconosciute.
prevenire un altro incidente a metropolis e obiettivi segreti
Rick Flag Sr., parlando con Agent Bordeaux, sottolinea come l’obiettivo principale sia evitare ripercussioni simili a quelle viste con Lex Luthor e il suo universo alternativo: il cosiddetto “Metropolis Incident”. Allo stesso tempo lascia intendere che ci siano piani più ambiziosi riguardo al controllo del Quantum Unfolding Chamber usata da Peacemaker, alimentando sospetti su una possibile agenda personale volta alla conquista o esplorazione degli universi alternativi.
“un monaco cieco nelle himalayas”
Nell’ultima parte dell’episodio emergono riferimenti alle origini dell’addestramento di Judomaster: egli cita come fonte delle sue abilità un “monaco cieco nelle Himalayas”. Questa frase richiama archetipi classici dei miti superheroici — ad esempio Batman con Ra’s al Ghul o Daredevil con Stick — rafforzando l’immagine del guerriero formato attraverso percorsi spirituali ed estremamente rigorosi.
peacemaker affronta un kaiju supermaniano
L’ultimo colpo di scena riguarda la lotta contro uno dei mostri più imponenti visti finora: una creatura simile a quella affrontata da Superman contro Starro nel film originale.
Alla fine dell’episodio si vede Peacemaker unirsi alla famiglia per combattere questa bestia gigante nel cuore della città; i frammenti mediatici mostrano come siano riusciti ad avere successo nella battaglia.
La presenza del kaiju ricorda molto quella delle creature mostruose già viste nei fumetti DC o nelle produzioni cinematografiche recenti.
- Christopher Smith / Peacemaker
- Danielle Brooks
- Nathan Fillion
- Aaron Taylor-Johnson (voce)