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un film di guerra dimenticato

Il panorama cinematografico presenta una moltitudine di opere di grande valore, suddivise in vari generi, tra cui spiccano i film di guerra. I titoli che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia cinematografica sono numerosi, da Apocalypse Now a Dunkirk, passando per Salvate il soldato Ryan e Platoon. Nonostante questo, esiste un’opera che raramente viene ricordata, malgrado la sua indiscutibile qualità narrativa e artistica.

un’opera da riscoprire

Si parla di Quell’ultimo ponte (A Bridge Too Far), un film del 1977 diretto da Richard Attenborough e basato sul saggio storico di Cornelius Ryan. Ambientato nei Paesi Bassi nell’autunno del 1944, il film ricostruisce i drammatici eventi dell’Operazione Market Garden, tentativo degli alleati di conquistare cinque ponti strategici. Il piano fallì proprio nel punto cruciale di Arnhem, dove le truppe di Montgomery dovettero affrontare una resistenza imprevista da parte di una corazzata tedesca.

un cast d’eccezione

La pellicola vanta un cast di attori d’eccezione, tra cui:

• Dirk Bogarde
• James Caan
• Michael Caine
• Sean Connery
• Gene Hackman
• Anthony Hopkins
• Laurence Olivier
• Robert Redford

Malgrado l’assemblaggio di un tal gruppo di stelle, Quell’ultimo ponte ricevette recensioni piuttosto fredde, accusato di essere eccessivamente lungo. Nonostante le critiche, il film vinse 4 premi BAFTA su 8 nomination, segnando comunque un’importante tappa nella storia del cinema di guerra.

un’analisi del film

Il film presenta diversi aspetti meritocratici, come la capacità di rappresentare la brutalità della guerra e la dura realtà degli eventi bellici. Viene messa in evidenza la crudezza delle perdite umane, esemplificando il cinismo che spesso accompagna le vittorie. La costruzione della tensione e la grande qualità della scenografia contribuiscono a creare un’atmosfera coinvolgente, anche se Quell’ultimo ponte non è riuscito a consolidarsi nel tempo come altri titoli più noti.

conclusioni

Per gli appassionati di film di guerra, Quell’ultimo ponte è un’opera che merita di essere rivisitata, nonostante la scarsa memoria collettiva. La ricchezza dei contenuti e la qualità artistica rappresentano motivi validi per riscoprire questo titolo affascinante.