Ornella vanoni muore a 91 anni la regina della musica italiana

Contenuti dell'articolo

addio a ornella vanoni, una leggenda della musica italiana

Nel cuore della musica italiana si spegne una delle voci più simboliche e riconoscibili di sempre. Ornella Vanoni, artista che ha attraversato oltre settant’anni di storia dello spettacolo, si è spenta nella sua residenza di Milano all’età di 91 anni. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, lasciando un’impronta indelebile nel panorama musicale, teatrale e televisivo nazionale. In questo articolo si ripercorrono le tappe principali di una carriera ricca di successi e collaborazioni illustri, tra ricordo e riconoscimenti.

la vita e la formazione di ornella vanoni

Nata a Milano il 22 settembre 1934, Vanoni ha iniziato il suo percorso nel mondo dello spettacolo grazie al Piccolo Teatro di Giorgio Strehler, dove ha frequentato l’Accademia di arte drammatica nei primi anni Cinquanta. La sua attività artistica prese avvio sia come attrice che come interprete musicale. Fin dai primi passi, si distinse per il suo coinvolgimento nelle “canzoni della mala”, piccoli spettacoli di teatro civile che affrontavano temi di cronaca nera e marginalità milanese. La sua crescita artistica si estese al teatro, alla canzone d’autore, fino alla televisione e ai grandi palcoscenici internazionali.

le collaborazioni e i successi principali

La carriera di Vanoni si caratterizza per numerose collaborazioni di rilievo. Tra i punti di svolta, l’incontro con Gino Paoli, con cui nacquero brani divenuti simbolo della musica italiana come Senza fine, Che cosa c’è e Domani è un altro giorno. Parallelamente, si intrecciarono anche le relazioni sentimentali e professionali con Giorgio Strehler e la vita matrimoniale con Lucio Ardenzi, da cui nacque il figlio Cristiano. La sua poliedrica attività artistica si espanse dalla musica pop, alla bossa nova, al jazz, collaborando con grandi nomi internazionali come Toquinho, Vinicius de Moraes, George Benson, Herbie Hancock, Gil Evans e Ron Carter. Si affermò anche con artisti italiani come Fabrizio De André, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Renato Zero e Riccardo Cocciante, fino alle nuove generazioni con artisti come Mahmood, Francesco Gabbani, Elodie e Marracash.

la presenza nel festival di sanremo e i riconoscimenti

Indissolubilmente legata al Festival di Sanremo, Vanoni partecipò a otto edizioni della manifestazione, ottenendo diversi risultati di rilievo. Nel 1968, si classificò seconda con “Casa bianca”. Fu più volte tra i premiati con posti di rilievo, come la musica è finita, Eternità e Alberi. Nel corso della sua carriera, ricevette il Premio Città di Sanremo alla carriera nel 1999, diventando la prima artista donna a conseguire tale riconoscimento. È anche l’unica donna, ed entrambe le prime in assoluto, ad aver vinto due Premi Tenco e ad aver ricevuto una Targa Tenco. Con più di 100 uscite discografiche e oltre 55 milioni di dischi venduti, la sua impronta nel panorama musicale è rimasta imprescindibile.

l’ultima presenza pubblica e l’eredità artistica

Negli ultimi anni, Vanoni si è affermata anche nel mondo televisivo: le sue partecipazioni a programmi come “Che tempo che fa” hanno messo in luce un’artista con una forte autoironia e una chiarezza sulla propria età e sul passare del tempo. Nel 2024, ha tenuto un apprezzato concerto alle Terme di Caracalla. A novembre dello stesso anno, aveva scherzato durante un’intervista sulla sua condizione di salute, dimostrando di conservare intatta la sua personalità brillante e sincera.
Personalità presenti nella sua carriera:

  • Gino Paoli
  • Giorgio Strehler
  • Lucio Ardenzi
  • Toquinho
  • Vinicius de Moraes
  • George Benson
  • Herbie Hancock
  • Gil Evans
  • Ron Carter
  • Fabrizio De André
  • Ivano Fossati
  • Lucio Dalla
  • Renato Zero
  • Riccardo Cocciante
  • Mahmood
  • Francesco Gabbani
  • Elodie
  • Marracash

Rispondi