Operazione Milionaria: Sgominata Banda da 8 Miliardi di Sterline per Streaming Illegale di Sky e Netflix
Operazione internazionale contro la pirateria audiovisiva
L’operazione internazionale denominata “Take Down” ha portato alla chiusura di una rete di streaming pirata che serviva oltre 22 milioni di utenti in tutto il mondo. L’iniziativa è stata resa nota dal Servizio Postale e di Cybersecurity della Polizia italiana, che ha condotto operazioni in numerosi paesi, inclusi diversi Stati europei e la Cina, smantellando varie infrastrutture illegali di streaming.
Dettagli sull’operazione
La rete di pirateria era responsabile della trasmissione di contenuti da piattaforme rinomate come Sky, Netflix, Amazon Prime, Paramount e Disney+. La polizia ha definito l’operazione come “la più estesa mai realizzata contro la pirateria audiovisiva, sia a livello nazionale che internazionale”.
- Oltre 2500 canali e server illegali sequestrati
- Cause di danni economici superiori a 8 miliardi di sterline all’anno per le aziende di pay-TV
- 102 individui coinvolti nelle operazioni di raid
- Confisca di 1,38 milioni di sterline in criptovalute
L’accesso a questi streaming illegali avveniva tramite diverse piattaforme di live streaming, senza che i nomi dei domini implicati siano stati divulgati. Le indagini hanno rivelato anche forum e profili social dedicati alla vendita di abbonamenti per contenuti pirata.
Struttura e operatività della rete
La rete di streaming è stata descritta come un’associazione criminosa transnazionale, operante secondo una struttura gerarchica complessa. Dopo oltre due anni di indagini da parte delle forze dell’ordine italiane, sono stati identificati tre membri di alto livello della rete durante i raid effettuati in Inghilterra e nei Paesi Bassi.
Le autorità hanno posto sotto controllo nove server chiave situati in Romania e Hong Kong, che trasmettevano contenuti piratati in tutta Europa, bloccandoli nel corso dell’operazione.
Collaborazione internazionale
Circa 270 agenti della Polizia Postale italiana hanno partecipato a 89 raid in 15 regioni italiane, supportati da 14 ricerche supplementari condotte con l’assistenza di Europol, in diverse nazioni tra cui il Regno Unito, Svezia, Svizzera e Croazia.
L’operazione ha dimostrato l’efficacia della cooperazione internazionale nella lotta contro il crimine informatico e la pirateria audiovisiva.
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