Open-world rpg: perché tutti dovrebbero avere questa caratteristica dopo ff7 rebirth

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Il successo di alcuni titoli nel panorama videoludico si distingue per l’innovazione nelle meccaniche di gioco e nella narrazione. Tra questi, spicca Final Fantasy 7 Rebirth, considerato da molti uno dei migliori RPG mai realizzati. Questo titolo si distingue non solo per la qualità della caratterizzazione, degli aspetti visivi e della trama cinematografica, ma anche per le sue innovazioni nel mondo aperto e nelle attività secondarie. In questo approfondimento analizzeremo una delle caratteristiche più apprezzate del gioco: le missioni dei Protorelic, che rappresentano un esempio di eccellenza nella progettazione delle quest secondarie.

le missioni protorelic di final fantasy 7 rebirth: un modello di eccellenza

una delle sezioni più apprezzate del gioco

Final Fantasy 7 Rebirth propone numerose attività collaterali che accompagnano i giocatori durante l’esplorazione del vasto mondo di gioco. Tra queste, le missioni Protorelic rappresentano il fiore all’occhiello. Queste sono una serie di incarichi collegati tra loro da un mistero che si svela man mano che si progredisce, offrendo così un’esperienza coinvolgente e ricca di significato.

Le missioni sono progettate con grande attenzione ai dettagli, permettendo ai giocatori di immergersi profondamente nell’universo narrativo e nel lore del titolo. Non tutte le quest sono uguali in complessità o interesse, ma tutte contribuiscono a fornire uno sguardo approfondito sul mondo di Final Fantasy. Per esempio, una delle catene riguarda l’addestramento dei Turk sotto la guida diretta di Tseng, offrendo un’immersione nei valori morali dell’organizzazione e nella formazione dei personaggi chiave.

una narrazione parallela e il valore della ricompensa finale

Ogni missione Protorelic si inserisce in un contesto narrativo più ampio, che culmina con lo sblocco del Relic omonimo. Completando tutte le quest si ottiene la visione di Cloud su un guerriero misterioso e spesso divertente; questa sequenza mantiene vivo l’interesse fino alla rivelazione finale ed è arricchita dal collegamento con gli Eoni scoperti lungo il percorso.

Questa struttura consente di proporre side quest significative e coinvolgenti, capaci di intrecciarsi perfettamente con la storia principale senza risultare dispersive.

le quest interconnesse migliorano l’esperienza nei giochi open-world

più coinvolgenti e memorabili rispetto alle missioni isolate

I giochi sandbox spesso soffrono del problema delle missioni secondarie poco significative o troppo brevi. Anche titoli come Bread of the Wild, pur essendo eccellenti in molte aree, presentano quest che possono risultare prive di impatto duraturo se non particolarmente emozionanti o sorprendenti. La soluzione proposta da Final Fantasy 7 Rebirth consiste nell’introdurre quest interconnesse, capaci non solo di mantenere alta l’attenzione ma anche di creare un filo conduttore tra le varie attività parallele.

Sebbene non tutte le side quest debbano essere collegate tra loro per essere efficaci — come dimostrato da titoli come Cyberpunk 2077 o The Witcher 3 — l’inclusione sistematica di trame parallele che si sviluppano lungo tutto il gameplay può ridurre notevolmente il senso di ripetitività e stanchezza.

un modello da seguire per futuri giochi open-world

l’esempio delle missioni Protorelic come riferimento imprescindibile

Le missioni Protorelic rappresentano uno standard elevato nel design delle side quest: sono ricche d’elementi narrativi originali, approfondiscono la costruzione del mondo attraverso personaggi distintivi e offrono attività variegate che rendono ogni incarico unico nel suo genere.

Anche se non tutti i giochi devono adottare questa formula al massimo livello — molte produzioni trovano successo con contenuti meno strutturati — inserire linee narrative interconnesse che durino tutto il corso dell’avventura potrebbe risolvere problemi storici legati alla monotonia delle attività secondarie nei mondi aperti.

Sempre più sviluppatori dovrebbero prendere esempio dal lavoro svolto in Final Fantasy VII Rebirth: una progettazione capace sia di arricchire la storia principale sia di offrire esperienze secondarie memorabili e coerenti con l’universo narrativo complessivo.

Nella creazione futura, questo approccio potrebbe diventare uno standard qualitativo elevato per migliorare l’engagement dei giocatori ed evitare quei sentimenti diffusi di ripetitività o superficialità tipici degli open world odierni.

Personaggi principali:
  • Cloud Strife
  • Tifa Lockhart
  • Aerith Gainsborough
  • Sephiroth
  • Zack Fair
  • Tseng (Turk)
  • Gilgamesh (boss)

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