Only Murders in the Building 4: Recensione della Serie Cult che Rischia e Vince

Only Murders in the Building 4, disponibile da martedì 27 agosto 2024 su Disney+, promette di essere la stagione più intrigante e rischiosa della serie. L’autoironia diventa una componente fondamentale, trasformando la trama in una sorta di meta-narrazione che collega il successo della serie a quello del podcast guida. Al tempo stesso, il mistero di questa stagione sembra tornare alle radici della curiosità e del caos iniziale che solo il finale potrà risolvere. Una serie che continua a distinguersi come una delle migliori dramedy leggermente fuori dall’ordinario, ideale per rilassarsi alla fine della giornata.
La storia di Only Murders in the Building 4
Protagonisti della nuova stagione, Charles (Steve Martin), Oliver (Martin Short) e Mabel (Selena Gomez) si trovano alle prese con un nuovo omicidio che li spinge a un’indagine significativa. Novità di questa stagione è che il loro famoso podcast sta per diventare un film, e la loro routine quotidiana viene invasa da produttori, registi, sceneggiatori e troupe cinematografiche. E non è tutto: all’Arconia arrivano anche gli attori che li interpreteranno nel film, tra cui Eugeny Levy, Eva Longoria e Zach Galifianakis.
Il trio si trova così di fronte ad una doppia sfida: individuare chi ha preso di mira Charles e gestire il caos portato dal set cinematografico sotto casa loro. I viaggi ad Hollywood e nella Torre Ovest dell’Arconia complicano ulteriormente le indagini, mettendo in dubbio la loro priorità di scoprire l’assassino.
Recensione di Only Murders in the Building 4
Un successo che sa di sé
Inizialmente percepita come una serie di nicchia, grazie alla formula crime-comedy e al cast di rilievo, Only Murders in the Building ha saputo ritagliarsi uno spazio nel cuore del pubblico. Questa quarta stagione abbandona finalmente i tentativi di accontentare tutti, consapevole della strada intrapresa sin dalla prima stagione. Ora, senza più incertezze, la serie entra di diritto tra i cult da non dimenticare, mantenendo una coerenza interna rara, per una serie che si svolge prevalentemente in un contesto ristretto come l’Arconia.
La scelta di introdurre una narrazione ‘meta’, con il film ispirato al podcast, si rivela un’idea vincente. Non solo amplia l’universo narrativo e introduce nuovi personaggi senza forzature, ma dimostra anche la capacità del format di evolversi rimanendo fedele a se stesso.
La forza del trio
I tre protagonisti, Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez, sono elementi insostituibili del successo della serie. Mentre i primi due nel ruolo di Charles e Oliver confermano la loro sintonia ormai nota, Selena Gomez apporta un punto di vista fresco e contemporaneo, bilanciando la narrazione. La serie ruota attorno a loro, ed è difficile immaginare un futuro senza la loro presenza. Il pubblico vuole ora scoprire anche qualcosa di più sui personaggi, senza abbandonare l’animo giallo che caratterizza la storia.
Una promessa mantenuta
Anche quest’anno, la serie rispetta il ‘patto’ con il pubblico: raccontare una storia intrigante e coerente senza eccessi di ambizione. Le aspettative sono gestite adeguatamente, rinforzando una fan base fedele che apprezza la continuità e la risposta ai dilemmi lasciati in sospeso. Una stagione che, pur portando novità, mantiene intatto il fascino che ha reso questa serie una costante nei cuori degli spettatori estivi e autunnali.