Octavia blake e il finale mancante di the 100: perché avremmo meritato di più

La serie televisiva “The 100” si conclude con un finale che ha suscitato molte discussioni tra i fan, specialmente riguardo all’arco narrativo di alcuni personaggi chiave. Tra questi, la storia di Octavia Blake rappresenta uno degli aspetti più controversi, considerando il suo sviluppo nel corso delle stagioni e le scelte narrative finali. In questo approfondimento si analizzerà come l’evoluzione del personaggio avrebbe potuto trovare una conclusione più coerente e soddisfacente rispetto a quella adottata dalla produzione.
octavia blake: tra crescita e conclusioni discutibili
il massimo sviluppo del suo percorso narrativo nella stagione 5
Octavia Blake emerge come uno dei personaggi più complessi e amati di The 100. La sua trasformazione da ragazza ingenua e arrabbiata in una guerriera determinata a salvare l’umanità rappresenta il punto culminante della sua evoluzione. La stagione 5 costituisce il momento di massimo apice per il suo arco, dove mostra grande profondità emotiva e un notevole senso di responsabilità, assumendo anche ruoli da leader in circostanze estreme.
In questa fase, Octavia si confronta con tematiche quali il sacrificio personale e la redenzione, arrivando quasi a sacrificarsi per il bene della collettività. La sua capacità di rimanere fedele ai propri principi, pur attraversando momenti di oscurità interiore, rende la sua narrazione particolarmente intensa.
una conclusione più coerente con l’evoluzione del personaggio
Sebbene la fine della stagione 5 rappresenti un momento di grande impatto emotivo, molti spettatori ritengono che una possibile soluzione sarebbe stata quella di far morire Octavia proprio in questa fase. Una morte eroica o sacrifica avrebbe potuto offrire un addio memorabile, rispecchiando i temi principali della serie come il sacrificio e la lotta per la sopravvivenza.
Al contrario, le stagioni successive hanno mostrato un’evoluzione meno convincente del personaggio, con trame ripetitive e poco focalizzate sulla sua crescita autentica. Questo ha portato a una sensazione di insoddisfazione tra gli appassionati riguardo alla gestione narrativa dell’arco di Octavia.
perché la stagione 5 avrebbe dovuto rappresentare la vera fine della vicenda di octavia
il tono coerente con lo stile della serie & un finale logico
La conclusione della stagione 5 offre un punto d’arrivo naturale alla narrazione di Octavia: dopo aver affrontato numerose sfide e aver dimostrato il suo valore come guerriera e leader, sarebbe stato coerente lasciarla morire in modo eroico. Questa scelta avrebbe rispettato il tono imprevedibile e crudo che caratterizza The 100, dove nessuno è al sicuro fino all’ultimo istante.
Il fatto che Octavia sopravvivesse alle vicende narrate successivamente ha contribuito a diluire l’impatto emotivo del suo percorso evolutivo, rendendo meno credibile il suo sviluppo complessivo rispetto alle premesse iniziali.
lo sviluppo discendente nelle stagioni 6 & 7: una perdita per l’arco narrativo di octavia
una trama ripetitiva & poco centrata sulla crescita autentica
Nelle stagioni successive alla quinta, la storyline di Octavia perde incisività. La narrazione tende ad essere ripetitiva e meno coinvolgente: i suoi rapporti con Diyoza e Hope risultano interessanti ma non sufficienti a giustificare prolungamenti forzati o trame secondarie poco significative.
Questo approccio ha indebolito significativamente l’impatto emozionale dell’intero arco narrativo del personaggio principale femminile della serie. La sensazione generale è che si sarebbe potuto chiudere definitivamente la storia già alla fine della quinta stagione senza perdere nulla in termini narrativi o drammatici.
considerazioni finali su un finale più adeguato per octavia blake
Scegliere una conclusione diversa per Octavia avrebbe rafforzato l’impatto complessivo della serie ed evitato alcune delle criticità emerse nelle ultime stagioni. Un finale che prevedesse il suo sacrificio nella stagione 5 avrebbe potuto rappresentare un punto fermo potente ed evocativo per tutto l’arco narrativo intrapreso dal personaggio. In definitiva, questa soluzione avrebbe reso più coerenti le sue azioni passate con gli sviluppi futuri desiderati dai fan più affezionati.
- Personaggi principali: Clarke Griffin, Bellamy Blake, Monty Green, Harper McIntyre
- Membri del cast: Eliza Taylor (Clarke), Bob Morley (Bellamy), Lindsey Morgan (Hope), Ivana Milicevic (Diyoza)
- Ospiti/Personaggi ricorrenti: Indra (Adina Porter), Gaia (Sofia Black-D’Elia), Jaha (Isaiah Washington)