Nuovo titolo ottimizzato: Tragedia in Libano: Aggressione alla Troupe del Tg3, Autista Vittima di Infarto. La Rai Condanna l’Accaduto

Troupe del Tg3 aggredita in Libano, autista muore d’infarto

Un evento grave ha avuto luogo oggi, martedì 8 ottobre 2024, che ha coinvolto una troupe del Tg3 in Libano. L’accaduto è stato segnalato nell’edizione del telegiornale delle ore 12. Durante una routine di documentazione, l’inviata Rai Lucia Goracci e l’operatore Marco Nicois sono stati vittime di un’aggressione mentre si trovavano in una zona critica interessata dal conflitto in Medioriente. Si trovavano a Jiyeh, a nord di Sidone, sul luogo di un bombardamento avvenuto nei giorni precedenti.

Il racconto di Lucia Goracci al Tg3

Secondo il racconto di Goracci, inizialmente, l’operatore è stato aggredito da un individuo che ha tentato di sottrargli la telecamera: “Abbiamo protetto Marco e siamo tornati in auto per allontanarci, quando sono arrivate altre persone.” L’aggressore ha poi lanciato una pietra contro la troupe mentre questa si allontanava in automobile con l’autista locale, Ahmad.

“Siamo fuggiti in fretta, ma l’uomo ci ha inseguito. Alcuni lo trattenevano, mentre altri lo incitavano. Giunti a un distributore, egli ci ha attaccato, strappando le chiavi all’autista e cercando di danneggiare la telecamera,” ha aggiunto Goracci. La situazione è degenerata, e Ahmad ha tentato di ragionare con l’aggressore, ma si è accasciato a terra. Nonostante l’intervento dell’ambulanza, per l’autista non c’è stato nulla da fare: un infarto lo ha colpito, e i tentativi di rianimarlo sono stati vani.

Chi era Ahmad, l’autista morto

La narrazione di Lucia Goracci si carica di emozione, mentre ricorda Ahmad, l’autista che lavorava con gli uffici Rai di Beirut e Gerusalemme da molti anni. “Non abbiamo parole per descrivere la sua benevolenza e dolcezza. Era un uomo buono, pacato e solido.” Anche Stefania Zane, in collegamento da Byblos per il Tg2, ha espresso il suo dolore: “Lo conoscevamo bene, ci ha accompagnato in molte trasferte. Uomo gentile e rispettoso. Ora le parole non sono più sufficienti.”


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