Nikola Savic: Dalla noia di Masterpiece al successo nella gestione dei centri di accoglienza

Il recente commento di Nikola Savic mette in luce l’inarrestabile declino della trasmissione Masterpiece, un programma di Rai 3 ideato nell’autunno del 2013 con l’intenzione di scoprire e promuovere nuovi talenti della scrittura. Savic, che ha vinto il talent show, ha descritto l’esperienza come noiosa, rivelando la sua frustrazione nonostante il coinvolgimento come concorrente.
l’inizio di un’avventura
Nato nel 1977 a Belgrado, Savic si trasferì in Italia nel 1992. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Bologna, la sua passione per la scrittura si è manifestata in parallelo a diverse professioni. L’incontro casuale con un vecchio amico, Gigi, ex sindaco di Mira, lo portò a partecipare a Masterpiece, consigliandogli di inviare la propria candidatura.
il romanzo “vita migliore”
Il suo romanzo debutto, Vita Migliore, era ancora in fase di elaborazione quando Gigi lo incoraggiò a partecipare al programma, evidenziando il suo potenziale. Savic, tornato da un’esperienza lavorativa in Serbia, colse l’opportunità, poiché aveva sempre sognato di affermarsi come scrittore.
l’esperienza a masterpiece
Durante il programma, Savic ha trovato le prove stimolanti, descrivendo le emozioni positive vissute durante le registrazioni. Il clima generale attorno a Masterpiece era di insoddisfazione, dovuta anche alla sua infelice collocazione nel palinsesto, in onda la domenica sera, un momento tradizionalmente dedicato al calcio.
la difficoltà di attrarre il pubblico
Savic osservò che il format eccessivamente simile a Masterchef contribui al fallimento, nonostante ci fosse un certo interesse da parte del pubblico per le prove scritte. Inoltre, la scelta di raccontare la vita degli artisti ha limitato l’appeal del programma.
alla ricerca di una nuova vocazione
In seguito al successo di Masterpiece, Savic ricevette proposte editoriali e partecipò a eventi letterari. Per un anno e mezzo, godeva di una fama discreta, mentre le sue opere venivano pubblicate e tradotte. Attualmente, dirige centri di accoglienza per richiedenti asilo e profughi, occupandosi di una tematica sociale di grande rilevanza.
un impegno sociale significativo
Dal 2015, Savic ha dedicato la sua vita al servizio di migranti e profughi, gestendo la complessità del settore. La sua esperienza ha influenzato la sua scrittura, spingendolo a progettare un libro di denuncia riguardante la condizione dei migranti in Italia, in cui intende raccontare la sua esperienza. Questo impegno riflette la sua vocazione sociale e il desiderio di dare voce a chi è spesso ignorato.
la riflessione finale
Savic ha condiviso aneddoti sul suo passato e le sfide affrontate nel corso della sua carriera, evidenziando come il cambiamento possa portare a nuove opportunità e significati. La sua avventura in Masterpiece sembra ora un capitolo chiuso, in contrapposizione alla sua nuova direzione. Sempre più rari sono i riferimenti al programma nelle interazioni quotidiane, lasciando spazio a un futuro ricco di ulteriori scritture e progetti.