Ncis stagione 22 ha sprecato il suo villain più emozionante con un finale deludente

La serie televisiva NCIS rappresenta uno degli show più apprezzati e seguiti nel panorama dell’intrattenimento, grazie a una narrazione coinvolgente e personaggi ben caratterizzati. La stagione 22 ha suscitato discussioni tra i fan per alcune scelte narrative che hanno diviso l’opinione pubblica, in particolare riguardo alla gestione del villain principale e alle storyline di contorno. In questo approfondimento si analizzeranno i principali aspetti della stagione, con particolare attenzione alla costruzione dei personaggi antagonisti e alle implicazioni future per la serie.
ncis stagione 22: la costruzione del villain e il colpo di scena finale
la creazione di LaRoche e le sue intenzioni narrative
Nel corso della stagione 22, Gabriel LaRoche, interpretato da Seamus Dever, è stato presentato come il principale antagonista. La sua figura è stata sviluppata come un personaggio complesso, con un arco narrativo che avrebbe potuto portare a un conflitto prolungato all’interno del team NCIS. La trama prevedeva che fosse un agente doppiogiochista, inserito come una talpa all’interno dell’organizzazione, con il potenziale di mettere a rischio l’intera squadra.
Il percorso narrativo indicava che LaRoche potesse rappresentare una minaccia interna dall’enorme impatto strategico, creando tensione e suspense sui possibili sviluppi futuri della serie.
il colpo di scena finale e le sue implicazioni
Il punto più controverso della stagione riguarda il finale: la rivelazione che LaRoche fosse in realtà un doppio agente al servizio del Dipartimento della Difesa, incaricato di smascherare Nexus. Questa svolta ha lasciato molti spettatori sorpresi, ma anche perplessi.
Il motivo risiede nel fatto che questa scelta narrativa ha rappresentato un evidente bypass rispetto alla costruzione iniziale del personaggio. Il pubblico aveva investito nella figura di LaRoche come minaccia reale; il suo ruolo da “buono” ha generato una sensazione di incoerenza e insoddisfazione nei confronti dello sviluppo della trama.
l’incoerenza tra la costruzione del villain e la rivelazione finale
perché il twist ha deluso i fan
La decisione di trasformare LaRoche in un alleato inatteso ha creato una sensazione di “truffa” nei confronti degli spettatori. Molti hanno percepito questa mossa come una mancanza di coerenza narrativa, che ha compromesso la credibilità dell’arco narrativo dedicato al personaggio.
Sebbene alcuni possano considerarla una strategia per sorprendere gli spettatori, questa scelta si è tradotta in un senso di insoddisfazione generale, riducendo l’impatto emotivo del climax finale.
la carica di Carla Marino e le sue potenzialità narrative
il ruolo di Carla nell’arco narrativo stagionale
Carla Marino, interpretata da Rebecca De Mornay, emerge come leader della rete Nexus ed è presentata come uno dei nemici più pericolosi affrontati dal team NCIS. La sua storia personale si intreccia con quella di Parker attraverso azioni mirate a vendetta personale contro quest’ultimo.
L’intenzione era probabilmente quella di creare uno scontro diretto tra i protagonisti e un villain con motivazioni profonde legate alla sfera personale. Nel corso della stagione questa storyline si è conclusa in modo troppo rapido ed efficace rispetto alle aspettative generate all’inizio.
potenzialità per un conflitto prolungato in season 23
Sebbene Carla abbia assunto il ruolo dell’antagonista principale nel season finale, ci sono possibilità concrete che la sua presenza possa essere sfruttata anche nelle stagioni successive. Con le sue connessioni con Nexus e le minacce ancora presenti sul tavolo, potrebbe riemergere come elemento centrale in future trame.
personaggi principali e ospiti presenti nella serie
- Seamus Dever: Gabriel LaRoche
- Rebecca De Mornay: Carla Marino
- Gary Cole: Alden Parker
- Katrina Law: Jessica Knight (guest star)
- Megan Boone: Rebecca (guest star)
- Natalie Hall: Lily Parker (guest star)
- Tony Denison: Special Agent Mike Franks (guest star)