Moira Orfei e l’eredità: in corso una lite sul patrimonio

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La figura di Moira Orfei, simbolo indiscussa del circo italiano, continua a suscitare emozioni e tensioni all’interno della famiglia. Recentemente, la disputa si è accesa attorno a un’asta di cimeli personali dell’artista, organizzata dal figlio Stefano per finanziare il rilancio del Circo Moira in una versione innovativa e senza uso di animali. Questa iniziativa ha diviso profondamente i membri della famiglia, generando un acceso confronto tra le parti coinvolte.

l’asta dei cimeli di moira orfei: un patrimonio di valore storico e affettivo

dettagli dell’evento e oggetti in vendita

Il 10 giugno, presso il Palazzo Cenci a Roma, saranno messi all’asta circa 200 pezzi appartenuti alla celebre artista circense. Tra gli oggetti più significativi figurano manifesti degli spettacoli con una base d’asta di 50 euro, il noto Telegatto valutato circa 1000 euro, e il caratteristico “tuppo”, ovvero la pettinatura distintiva di Moira. La collezione comprende anche abiti e accessori iconici come pellicce colorate, corsetti, kaftani, gioielli scenici e un cappotto in visone dal valore stimato tra 8.000 e 12.000 euro. Un particolare elemento è rappresentato da una cappa azzurra in cashmere indossata durante un incontro con Papa Giovanni Paolo II.

Il valore complessivo stimato supera spesso le cifre a sei zeri. Secondo le intenzioni di Stefano, l’obiettivo principale è quello di contribuire alla rinascita del circo fondato dai genitori della famiglia Orfei, promuovendo una rinnovata filosofia rispettosa degli animali e capace di mantenere viva la magia dello spettacolo.

la divisione familiare: Lara si oppone all’asta

posizione della sorella minore

La proposta non ha trovato consenso unanime tra i familiari. Lara Orfei, secondogenita dell’artista scomparsa nel 2015, ha espresso pubblicamente il suo dissenso nei confronti dell’iniziativa del fratello Stefano. Per Lara e per i suoi figli — eredi diretti di Moira — quegli oggetti rappresentano un patrimonio affettivo troppo prezioso per essere venduto come mero bene commerciale.

Stefano ha risposto alle critiche attraverso una partecipazione televisiva condotta da Caterina Balivo. Ha spiegato che non aveva richiesto autorizzazioni formali perché nelle decisioni familiari prevaleva sempre il metodo informale condiviso nel tempo. Ricordando che in passato era stato il padre Walter Nones a guidare simili scelte decisive, Stefano ha sottolineato di aver agito sempre con buona fede e con l’intento di onorare la memoria materna.

Sostiene inoltre che Lara fosse al corrente dell’intera operazione e avrebbe potuto contattarlo in qualsiasi momento per chiarimenti; secondo lui tutto sarebbe potuto essere risolto facilmente con una telefonata. Restano ora da osservare eventuali sviluppi futuri in questa controversia familiare che coinvolge uno dei nomi più amati nel panorama circense italiano.

considerazioni sulla fragilità dei legami familiari

Questa vicenda evidenzia quanto possano essere delicati i rapporti familiari quando si intrecciano valori simbolici ed economici legati ad una figura pubblica amata come Moira Orfei. La domanda che emerge riguarda la giusta gestione del ricordo: alcune memorie dovrebbero rimanere intatte nel cuore delle persone care o sono destinate a trasformarsi in beni commercializzabili? La discussione resta aperta sul rispetto delle volontà familiari versus l’interesse pubblico alla conservazione storica.

personaggi principali coinvolti

  • Moira Orfei
  • Stefano Orfei
  • Lara Orfei
  • Papa Giovanni Paolo II (menzionato)
  • Padrino Walter Nones (padre)

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