Miglioramenti di ghost of yotei rispetto a ghost of tsushima

Il nuovo titolo esclusivo di PlayStation, sviluppato da Sucker Punch Productions, si presenta come un sequel indiretto molto atteso e ricco di innovazioni rispetto al precedente successo del 2020. “Ghost of Yōtei” si distingue per alcune novità che arricchiscono l’esperienza di gioco, pur mantenendo molte delle caratteristiche che hanno reso celebre il primo capitolo. In questo approfondimento si analizzano le principali novità introdotte, dal sistema di quest fino alle modalità di gameplay e alla rappresentazione narrativa.
una gestione più personale delle missioni
un sistema di markers rivoluzionato
Nonostante la presenza di un sistema innovativo che guida i giocatori seguendo il vento e gli animali verso i punti di interesse, “Ghost of Yōtei” ha sostituito il tradizionale registro delle missioni con una nuova interfaccia chiamata Wolf Pack menu. Questa modifica mira a rafforzare la narrazione centrata sui personaggi, permettendo ai giocatori di monitorare facilmente le attività legate agli alleati di Atsu. Dal menu si può intuire quali personaggi abbiano nuove informazioni o obiettivi da completare, accompagnati da artwork dettagliati e accattivanti.
il campeggio come punto nevralgico per i personaggi chiave
vantaggi del campeggio
La possibilità di allestire un campo in qualsiasi punto dell’avventura permette ad Atsu non solo di prepararsi con strumenti come lo shamisen o la cucina, ma anche di incontrare figure fondamentali per lo sviluppo della trama. I visitatori nel campo rappresentano un elemento innovativo: ogni volta che Atsu si ferma per riposare o pianificare, può ricevere nuovi incarichi o oggetti utili. Questo sistema favorisce una narrazione emergente più dinamica e meno lineare rispetto al passato.
I personaggi presenti nel campamento forniscono spesso nuove missioni secondarie e aggiornamenti sulla storia principale, contribuendo a mantenere viva l’attenzione del giocatore senza dover cercare specificamente determinati NPC in Ezo.
- Personaggio A
- Personaggio B
- Personaggio C
- Personaggio D
- Personaggio E
- Personaggio F
il doppiaggio giapponese con sincronizzazione labiale perfezionata
una uscita rispettosa della cultura giapponese
“Ghost of Yōtei” sarà disponibile fin dal lancio con audio in lingua giapponese accompagnato dalla corretta sincronizzazione labiale. Questa scelta rappresenta un gesto importante da parte degli sviluppatori: se in “Tsushima” il doppiaggio nipponico era presente ma privo della sincronizzazione perfetta, ora questa problematica viene risolta grazie alla tecnica adottata nel “Director’s Cut”. La decisione sottolinea il forte legame tra la serie e la cultura giapponese, riconoscendone l’importanza anche nel contesto internazionale.
modi atmosfere speciali e maggiori possibilità di personalizzazione
le modalità Miike e Watanabe
“Ghost of Yōtei” introduce due nuove modalità atmosferiche: Miike Mode, realizzata in collaborazione con il regista Takashi Miike — noto per film come “Ichi the Killer” — caratterizzata da effetti più cruenti e scene più violente; e Watanabe Mode, ispirata allo stile distintivo dell’anime “Cowboy Bebop”, che integra musiche lo-fi nelle esplorazioni e nei combattimenti. Queste modalità offrono ai giocatori alternative ambientazioni sonore ed estetiche per personalizzare ulteriormente l’esperienza.
più armi disponibili e opzioni avanzate di customizzazione
A differenza del suo predecessore, dove Jin Sakai poteva contare su varie stance per affrontare nemici diversi, Atsu dispone di un arsenale più ampio che include spade come odachi dual wielded, kusarigama e persino armi da fuoco come il moschetto a retrocarica. La varietà degli strumenti permette uno stile più versatile ed esplorativo durante le battaglie. Inoltre, sono state ampliate le possibilità di personalizzazione estetica: dall’abbigliamento alle armature specializzate in diverse abilità.
- Kusarigama
- Odachi doppia lama
- Muskets (fucili)
- Sistemi avanzati di outfit e armature personalizzabili
struttura narrativa aperta ed esperienze emergenti
la narrazione non lineare in Ghost of Yōtei
A differenza del primo capitolo che seguiva una sequenza rigida nelle quest principali tramite il Wind Guidatore, “Yōtei” propone una struttura più flessibile. Il giocatore potrà scegliere quale dei sei bersagli principali perseguire prima—ognuno legato alla vendetta contro i responsabili dell’uccisione della famiglia di Atsu—senza essere vincolato a un ordine prestabilito. Questa libertà aumenta l’immersione nell’universo aperto creato dagli sviluppatori.
L’approccio consente ai giocatori di seguire percorsi differenti secondo le proprie preferenze narrative o strategiche.
- Narrativa emergente tramite sistema clue card;
- Percorsi narrativi multipli;
- Sviluppo dinamico delle side quests;