Metal gear solid 5 compie dieci anni: capolavoro stealth con difetti

Il 1° settembre 2025 segna il decimo anniversario dell’ultimo capitolo della saga di Metal Gear Solid, diretto da Hideo Kojima prima di lasciare Konami e intraprendere un percorso indipendente con la produzione di Death Stranding. Questo titolo, uno dei più attesi dell’anno, ha rappresentato un punto di svolta nel mondo dei videogiochi, suscitando grande interesse tra appassionati e critica. La lunga attesa è iniziata con il rilascio del prologo Ground Zeroes nel marzo 2014, seguito da un’attesa di diciotto mesi prima dell’uscita ufficiale di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain nel settembre 2015.
il gameplay di mgs5 rivoluziona l’esperienza stealth
una nuova concezione del stealth sandbox
Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain si distingue per aver elevato il livello delle meccaniche stealth. Mentre i capitoli precedenti avevano sempre avuto un’impronta action-tattica, questa versione si presenta come un vero e proprio sandbox dedicato al furtivo. Il gioco propone grandi basi nemiche, spesso generate in modo semi casuale, lasciando al giocatore la libertà di scegliere tra molteplici approcci per completare gli obiettivi.
L’ampia gamma di strumenti a disposizione permette di personalizzare le strategie e mantenere alta la sfida durante tutta l’avventura. La fluidità dei controlli e l’introduzione del bullet drop hanno migliorato significativamente l’esperienza rispetto ai precedenti capitoli, rendendo le azioni più realistiche e coinvolgenti.
- Piattaforme: PC, PlayStation, Xbox
- Rilasciato: settembre 2015
- Sistema grafico: Fox Engine
- Modalità multiplayer online
- Eccellente stabilità a 60 fps su tutte le piattaforme
le criticità della narrazione finale
una conclusione che lascia insoddisfatti molti fan
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, essendo stato anche l’ultimo lavoro di Kojima sulla saga, si conclude in modo deludente sotto il profilo narrativo. Numerosi appassionati considerano il gioco come un’opera incompleta o aperta a molte interpretazioni non risolte. Molti subplot vengono lasciati irrisolti, come ad esempio le sorti di Liquid Snake.
L’epilogo ripropone lo stesso livello iniziale con una svolta narrativa improvvisa e poco convincente. La maggior parte degli elementi significativi sono relegati alle cassette audio, che risultano meno coinvolgenti rispetto alle scene cinematografiche tradizionali. Per questa ragione si consiglia di affrontare Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots come conclusione ideale della serie.
personaggi e momenti degni di nota
Pur con alcune carenze narrative evidenti, il titolo offre spunti memorabili grazie a personaggi ben interpretati da doppiatori eccellenti. Robin Atkin Downes brilla nel ruolo di Kazuhira Miller, offrendo uno dei monologhi più iconici del gioco. La storyline segreta su Mother Base rimane impressiva e ricca di emozioni forti.
mgs5 tra i migliori giochi stealth ancora oggi praticabili
perché MGS5 mantiene alto il suo valore nel tempo
Anche a distanza di dieci anni dalla sua uscita, The Phantom Pain continua ad essere uno tra i più affascinanti ed efficaci giochi stealth disponibili sul mercato. Nonostante non sia al vertice assoluto – posizione occupata attualmente da titoli come Hitman– MGS5 si colloca comunque molto vicino alla vetta grazie alla sua profondità ludica e alla rigiocabilità infinita.
L’esperienza offerta dal titolo è considerata la massima espressione delle capacità creative di Kojima nel settore stealth. Le meccaniche sono così solide che rappresentano ancora oggi uno standard elevato per questo genere videoludico.
Membri del cast:- Narratore principale: Robin Atkin Downes (Kazuhira Miller)
- Sergente Snake / Big Boss (voce): Kiefer Sutherland / David Hayter (versione originale)
- Aiutanti principali: Quiet (voce originale), Revolver Ocelot (doppiaggio)
- Membri della squadra militare privata: Skull Face, Eli (voce)
- Narratori secondari: vari personaggi secondari e antagonisti principali nelle missioni avanzate.