Mass Effect 5: Lezioni Imperdibili da Baldur’s Gate 3 per un Gioco Epico

Contenuti dell'articolo

Il futuro di Mass Effect 5 si presenta con l’obiettivo di ritornare alla ribalta come un RPG all’avanguardia, come accaduto per la trilogia originale. Per raggiungere tale traguardo, sarà necessario prendere spunto dalle innovazioni introdotte da titoli recenti come Baldur’s Gate 3, che ha elevato gli standard in termini di narrazione e interazione con il giocatore.

L’evoluzione delle opzioni di dialogo in Mass Effect 5

Le versioni originali di Mass Effect erano apprezzate per la loro trama profonda e per la possibilità di portare le scelte dei giocatori da un titolo all’altro. Tali caratteristiche sembrano ora obsolete, specialmente confrontate con i miglioramenti apportati da Baldur’s Gate 3, che ha offerto un sistema di dialogo molto più ramificato e dinamico.

Opzioni di dialogo troppo prevedibili

Un elemento che risulta datato è come le scelte Paragon e Renegade venissero segnalate in modo evidente. Le opzioni di dialogo posizionate in alto a destra rappresentano quelle Paragon, mentre quelle in basso a destra sono chiaramente Renegade. Questa previsibilità ha portato a un approccio meccanico, in cui i giocatori potevano semplicemente inclinare il joystick senza coinvolgimento reale.

La necessità di un sistema morale più complesso

Oltre al sistema di dialogo, il sistema morale di Mass Effect è frenante per l’effettivo coinvolgimento del giocatore. Le decisioni cruciali spesso si riducono a semplici scelte Paragon o Renegade, senza spazio per risposte più sfumate. Per esempio, la questione della regina Rachni presenta solamente due strade: liberarli o eliminarli.

Limitazioni nelle decisioni di gioco

Questa semplificazione non permette ai giocatori di esplorare gradi di complessità moralmente ambigui. Critiche simili sono state mosse a Baldur’s Gate 3, dove la costruzione delle relazioni e delle reputazioni è cruciale per le interazioni. Qui, le scelte non sono semplicemente buone o cattive, ma variano in base alla storia personale del personaggio.

L’importanza della coerenza nelle conversazioni

Nel franchise Mass Effect, la possibilità di ripetere conversazioni fino a ottenere l’esito desiderato ha reso le relazioni tra i personaggi meno significative. Al contrario, Baldur’s Gate 3 limita la ripetizione delle interazioni, portando a una maggiore rilevanza delle conseguenze delle parole scelte dai giocatori.

Riflessione sulle interazioni significative

Se un giocatore commette un errore in una conversazione, corre il rischio di compromettere le relazioni, inclusi legami romantici. Questa mancanza di capacità di ripetere le conversazioni conferisce un peso maggiore alle scelte di dialogo e migliora il coinvolgimento emotivo.

Protagonista muto per una maggiore libertà di scelta

Infine, l’idea di un protagonista muto, come avviene in Baldur’s Gate 3, consente una maggiore varietà di linee di dialogo, senza le restrizioni imposte dalla necessità di una voce. Ciò offre una libertà per esplorare personalità diverse e per i giocatori di proiettarsi meglio nel loro personaggio.

  • Mass Effect
  • Baldur’s Gate 3
  • RPG
  • Paragon
  • Renegade

Rispondi