Mass effect 5: come migliorare i veicoli oltre il mako e il nomad

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Il franchise di Mass Effect è ampiamente apprezzato, ma la maggior parte dei giocatori concorda sul fatto che le sezioni di guida dei veicoli rappresentano gli aspetti meno riusciti. Dalla maneggevolezza instabile del Mako in Mass Effect 1, alla fragilità dell’Hammerhead in Mass Effect 2, fino al Nomad di Andromeda, il controllo dei veicoli ha lasciato molto a desiderare. Poiché i giochi si concentrano principalmente su elementi di gioco di ruolo e combattimento, è comprensibile che le meccaniche dei veicoli siano state trascurate, ma necessitano sicuramente di maggiore attenzione prima del prossimo capitolo della serie.

La maneggevolezza del Mako era un incubo da guidare

Un modo poco pratico per esplorare la galassia

Sebbene la versione remasterizzata della trilogia originale abbia migliorato l’esperienza con il Mako, rimangono molte problematiche. La gestione rimane l’aspetto principale critico: il Mako appare più leggero del dovuto, come se fosse immune alla gravità del pianeta su cui si trova. Fluttua nell’aria superando piccole colline e manca di potenza nell’affrontare creste più alte.

I problemi non finiscono qui; il terreno su cui si utilizza il Mako è spesso inadatto. Funziona meglio durante le missioni su Virmire e Ilos, dove il paesaggio sembra adattarsi ai controlli e offre percorsi simili a quelli delle piste. Sui pianeti esplorabili da Shepard, il terreno è costituito principalmente da montagne e valli ampie, rendendo l’avanzamento noioso e faticoso. Distribuire oggetti interattivi in una mappa sostanzialmente vuota non contribuisce al divertimento.

L’Hammerhead in ME2, pur avendo controlli ancora fluttuanti, si adattava meglio al suo design come hovercraft. Le piattaforme utilizzate erano accettabili anche se un po’ monotone; tuttavia, la scarsa durabilità dell’Hammerhead rendeva difficile affrontare i combattimenti senza ritirarsi frequentemente.

Il Nomad offre alcuni rimedi ma presenta ancora carenze

Migliore maneggevolezza ma a costo delle capacità difensive

Nonostante i difetti di Andromeda, il Nomad rappresenta un netto miglioramento rispetto al Mako. Dopo che ME3 ha eliminato completamente le meccaniche dei veicoli, è stato positivo vedere un nuovo tentativo nella saga. La velocità e il peso del Nomad sembravano appropriati per gli ambienti circostanti ed era interessante notare che i compagni interagivano tra loro durante i viaggi.

Ci sono ancora aree chiave in cui il Nomad fallisce. In primo luogo, ha completamente abbandonato le meccaniche di combattimento implementate dal Mako e dall’Hammerhead. Era vulnerabile agli attacchi nemici costringendo i personaggi a uscire per combattere. Sebbene ciò avesse senso date le dinamiche degli scontri nel mondo aperto di Andromeda, è stata comunque una perdita significativa.
Inoltre, continuava ad avere difficoltà nel salire colline o navigare attraverso terreni complessi.

Come Mass Effect 5 dovrebbe costruire sui suoi predecessori

Miglioramento sia dei veicoli che degli ambienti

Mass Effect 5 dovrà integrare esplorazione e combattimento con i veicoli in modo significativo; pertanto, non può trattare le meccaniche dei veicoli come qualcosa da trascurare.

Tutte le versioni precedenti hanno avuto punti di forza e debolezza evidenti: mentre il Mako era essenziale per navigare nei mappe iniziali, l’Hammerhead aveva ambientazioni progettate per funzionare con i suoi controlli e la maneggevolezza del Nomad risultava soddisfacente.
Perciò sarà fondamentale mantenere questi elementi affinché la componente veicolare sia percepita come un reale progresso nel prossimo titolo della serie.

  • Mako – Mass Effect 1
  • Ammiraglia Hammerhead – Mass Effect 2
  • Nomad – Andromeda
  • Pianeti esplorabili: Virmire, Ilos
  • Dinamiche con compagni durante l’esplorazione nel Nomad
  • Mecanicismi combatttivi assenti nel Nomad
  • Difficoltà nella navigazione tra colline nel Nomad
  • Mappature ambientali poco coinvolgenti nei vari titoli
  • Evoluzione necessaria nelle meccaniche vehicolari future

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