Marchi di celebrità e sostenibilità: la sfida dell’industria moderna

La sostenibilità dei marchi di celebrità: un’analisi critica
Nel contesto attuale, la diffusione di brand promossi da personaggi famosi rappresenta una tendenza in crescita nel mercato globale. Molte di queste iniziative incontrano difficoltà nel garantire pratiche ambientali e sociali responsabili. Questa analisi approfondisce i punteggi di sostenibilità assegnati a tali marchi e ne evidenzia le implicazioni per l’intera industria del fashion e della bellezza.
Valutazione della sostenibilità nei marchi di celebrità
Dal 2015, la piattaforma “bene su di te”, fondata in Australia, valuta oltre 6.000 marchi secondo tre principali criteri: condizioni lavorative, iniziative ambientali e tutela degli animali. Un’indagine condotta da un noto giornalista specializzato nel settore hollywoodiano ha messo in luce come molti brand celebri fatichino a rispettare standard sostenibili adeguati. Dei 14 marchi analizzati, la maggior parte presenta punteggi molto inferiori alle aspettative.
Risultati delle valutazioni sui marchi di celebrità
Sono stati riscontrati risultati deludenti tra i brand esaminati: solo due ottengono un punteggio “buono” (4/5), ovvero Kora Organics, del volto Miranda Kerr, e il marchio di Stella McCartney. Al contrario, cinque aziende sono classificate come “non soddisfacenti” (2/5) e sette come “da evitare” (1/5). Secondo Sandra Capponi, co-fondatrice di “bene su di te”, questa situazione riflette una generale carenza di impegno nel settore verso pratiche più etiche e sostenibili.
Il ruolo della trasparenza nelle performance ambientali
Uno dei fattori chiave che influenzano i punteggi è la mancanza di trasparenza. Marchi noti come Skims di Kim Kardashian o Savage X Fenty di Rihanna sono stati criticati per l’insufficienza delle informazioni sulle loro politiche ecologiche. La valutazione si basa esclusivamente sui dati pubblicamente disponibili, rendendo difficile una corretta interpretazione degli sforzi realizzati dai brand.
Le sfide e le opportunità per i grandi marchi
I principali attori del settore devono affrontare norme più stringenti che richiedono obiettivi chiari per ridurre sostanze chimiche nocive e emissioni di gas serra. Kate Hobson-Lloyd, responsabile della sostenibilità presso “bene su di te”, sottolinea che con adeguate risorse finanziarie questi marchi possono esercitare un’influenza significativa sulle proprie filiere produttive migliorando il proprio impatto ambientale.
Esempi positivi nel panorama delle celebrità
Alcuni protagonisti hanno già intrapreso percorsi virtuosi: aziende come Farfetch e Klarna hanno integrato le valutazioni del portafoglio marca attraverso questa piattaforma; inoltre, attrici come Emma Watson adottano da anni scelte consapevoli selezionando solo prodotti con punteggi superiori a 3/5 dal 2018. Questi esempi dimostrano un crescente interesse verso pratiche più sostenibili nel mondo dello spettacolo.
Consigli per imprenditori famosi impegnati nella moda etica
“Bene su di te” raccomanda ai personaggi pubblici d’investire nella conoscenza approfondita delle proprie catene approvvigionamento. Sandra Capponi ricorda che il modo in cui vengono progettati e distribuiti i prodotti estetici influisce sulla percezione dei consumatori riguardo alla responsabilità sociale ed ecologica dei brand. Migliorare la trasparenza e le condizioni lavorative può non solo aumentare i punteggi ESG ma anche favorire un cambiamento positivo nell’industria globale.
Nell’attuale scenario caratterizzato dall’esplosione dei brand celebrity-driven, diventa imprescindibile monitorare attentamente gli impatti sociali ed ambientali associati a tali attività commerciali. La collaborazione tra consumatori e imprenditori è fondamentale per promuovere un modello economico più sostenibile ed etico.
Personaggi presenti:- Kora Organics – Miranda Kerr
- Stella McCartney
- Kim Kardashian – Skims
- Rihanna – Savage X Fenty
- Emma Watson
- Kate Hobson-Lloyd – “bene su di te”
- Sandra Capponi – “bene su di te”
- Farfetch
- Klarna