Manga famosi con inizio forte ma deludente col passare del tempo

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Il mondo degli anime e dei manga è spesso caratterizzato da produzioni che, nonostante un avvio promettente, si scontrano con difficoltà nel raggiungere una conclusione soddisfacente. Questa situazione può derivare da vari fattori, tra cui problemi di produzione, scelte narrative discutibili o semplicemente una perdita di entusiasmo da parte degli autori. In questo contesto, alcune serie sono diventate emblematiche per i loro finali deludenti o controversi, lasciando un segno indelebile nei fan e nella critica specializzata.

serie anime e manga che hanno fallito nel finale

akame ga kill!

Creato da Takahiro e illustrato da Tetsuya Tashiro, Akame ga Kill! ha catturato l’attenzione sin dal suo debutto nel 2010 grazie a un’ambientazione dark e personaggi ben delineati. La serie ha riscosso grande successo anche con l’adattamento animato del 2014, ma il suo epilogo si è rivelato fortemente criticato. La narrazione finale ha sofferto di uno sviluppo affrettato e di scelte narrative discutibili, portando a un finale che molti considerano insoddisfacente rispetto alle aspettative create dall’inizio.

Akame ga Kill!
Data di uscita:
2014
Network:
Tokyo MX
Registi:
Hiroyuki Tsuchiya, Manabu Okamoto, altri
Scritto da:
Touko Machida

L’opera originale del manga si è distinta per un inizio coinvolgente e personaggi complessi, ma il suo adattamento anime ha subito critiche per il modo in cui ha gestito la conclusione. Il finale appare frettoloso e privo della profondità delle prime parti della storia.

the promised neverland

The Promised Neverland, scritto da Kaiu Shirai e illustrato da Posuka Demizu, aveva iniziato con una narrazione avvincente basata su suspense e inganni all’interno di un orfanotrofio. Anche questa serie ha mostrato segnali di declino nel suo arco finale. Dopo la fase iniziale ricca di tensione, la storia ha perso ritmo e coerenza a causa dell’omissione di alcuni archi narrativi fondamentali presenti nel manga originale.

oshi no ko

Oshi no Ko, pubblicato dal 2023 sotto la regia di Daisuke Hiramaki e scritto da Jin Tanaka, si è affermato rapidamente grazie a un concept sovrannaturale originale. La serie racconta le vicende di un protagonista reincarnato come figlio di una popolare idol prima della sua morte violenta. Nonostante l’esordio esplosivo e l’interesse suscitato dalla trama intrigante, il percorso narrativo si è progressivamente appiattito sui cliché del genere romantico-comico.


serie con finali controversi o deludenti


gantz>
>Dalla penna di Hiroya Oku (2004), Gantz era inizialmente apprezzata per il suo mix tra thriller psicologico e azione sci-fi intensa. Con il passare del tempo però, la narrazione si è fatta confusa a causa dell’introduzione massiccia di nuovi personaggi ed elementi sovrannaturali poco spiegati. Il risultato è stato un calo drastico della qualità complessiva rispetto alle premesse iniziali.>


food wars! h3>>
>Ideata da Yuto Tsukuda (dal 2012), questa serie ha attirato pubblico grazie al suo stile unico tra cucina ed erotismo soft. Con lo sviluppo rapido dei protagonisti verso livelli elevati senza adeguate basi narrative, il ritmo si è rallentato fino a diventare ripetitivo e senza vera crescita dei personaggi.>


prison school h3>>
>Scritto da Akira Hiramoto (dal 2011), Prison School ha iniziato come parodia estrema con molte scene d’humor grossolano. Col tempo però alcuni momenti più seri sono stati sacrificati in favore delle gag continue; alla fine la storia si conclude in modo assurdo senza una vera chiusura narrativa.>


I casi sopra illustrano come anche le produzioni più promettenti possano incappare in finali insoddisfacenti o controversie che influenzano duramente la percezione generale dell’opera. La gestione corretta dello sviluppo narrativo rappresenta quindi uno degli aspetti più delicati nella creazione sia dei manga che degli anime.

  • Takahiro – autore di Akame ga Kill!
  • Tetsuya Tashiro – illustratore di Akame ga Kill!
  • Kaiu Shirai – autore de The Promised Neverland
  • Posuka Demizu – illustratore de The Promised Neverland
  • Daisuke Hiramaki – regista di Oshi no Ko
  • Jin Tanaka – sceneggiatore principale de Oshi no Ko
  • Hiroya Oku – creatore di Gantz
  • Yuto Tsukuda – autore di Food Wars!
  • Aka Hiramoto – creatore di Prison School

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