M. il figlio del secolo: La nuova serie di Sky tra innovazione e silenzio politico secondo Joe Wright

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La serie M. Il figlio del secolo rappresenta un punto di svolta all’interno della produzione televisiva italiana, come evidenziato da Nils Hartmann, Executive Vice President di Sky Studios Italia. Questo progetto ambizioso porta alla luce una nuova forma di drama storico, reso attuale e mai visto prima. Collocato in un contesto che spazia tra gli anni Dieci e Venti del Novecento, M. Il figlio del secolo andrà in onda a partire dal 10 gennaio 2025 su Sky Atlantic e sarà disponibile in streaming su NOW.

un’opera di grande spessore

La serie, ispirata all’omonimo libro di Antonio Scurati, è frutto di un’accurata co-produzione tra Sky Studios, The Apartment e Pathé, e promette di intrattenere il pubblico con una narrazione coinvolgente. La messa in scena, arricchita dalle musiche di Tom Rowlands dei The Chemical Brothers, e un cast di alto profilo, incluso Luca Marinelli nel ruolo di Benito Mussolini, dimostrano come la serie possa catturare l’attenzione. La direzione di Joe Wright si distacca dai clichés del drama storico, presentando un’opera che riesce a evitare il didascalismo per restituire una narrazione attuale e coinvolgente.

la nascita di un progetto audace

La realizzazione di M. Il figlio del secolo è stata caratterizzata da un intenso processo creativo. Lorenzo Mieli ha raccontato come questo progetto sia nato sette anni fa, in risposta alla crescente attualità del populismo. La costruzione di un Mussolini in evoluzione ha portato il team di scrittori a confrontarsi con la responsabilità di trattare una figura così complessa. Stefano Bises, co-autore della serie, ha evidenziato l’intenzione di mostrare il lato più umano e vulnerabile di Mussolini, creando una vicinanza con il pubblico che potrebbe sfociare in una controversa empatia.

una regia internazionale

Joe Wright, il regista inglese a capo della produzione, ha portato la sua crescente esperienza dal mondo del cinema a una serie che si preannuncia straordinaria. La sua visione ha permesso di trattare la figura di Mussolini in un contesto di dramma e black comedy, enfatizzando l’importanza del distacco necessario per raccontare una storia così delicata. Wright ha dichiarato che il suo approccio era mirato a stimolare una riflessione critica nel pubblico, evitando il rischio che Mussolini fosse percepito come un personaggio grottesco.

il protagonista e il suo ruolo

Luca Marinelli ha assunto il gravoso compito di incarnare Mussolini. L’attore ha condiviso la sua necessità di trasformarsi fisicamente e emotivamente per avvicinarsi a una figura così controversa. La sua interpretazione, segnata da una profonda introspezione, ha richiesto un approccio che trascendesse le etichette di “cattivo” o “mostro”, per restituire la complessità dell’essere umano nascosto dietro il potere.

il cast e i personaggi secondari

Oltre a Mussolini, la serie presenta una galleria di figure chiave attorno al protagonista, tra cui:

  • Cesare Rossi – Sindacalista e affezionato sostenitore del Duce.
  • Margherita Sarfatti – Amante del Duce, con una vita segnata da drammi personali.
  • Donna Rachele – Moglie di Mussolini, sempre presente al suo fianco.

Il cast comprende anche attori di rilievo tra cui Lorenzo Zurzolo, Gaetano Bruno, Maurizio Lombardi, e Gianluca Gobbi.

impressioni e attese

La serie ha già suscitato grande attesa, con reazioni positive da parte di un pubblico selezionato e inquietudine per quelle che potrebbero essere le reazioni del mondo politico. Il tema della funzione critica dell’arte si presenta come una delle questioni più controverse che Joe Wright e il team temono possa generare silenzio e apatia da parte di chi si oppone a una riflessione profonda su un passato ingombrante.

l’opinione di antonio scurati

Antonio Scurati, coinvolto come autore nella serie, ha espresso inizialmente delle perplessità su alcune scelte stilistiche. Ha successivamente riconosciuto nel lavoro del team una qualità straordinaria che onora la sua opera e rappresenta un’eccellenza artistica italiana. Secondo Scurati, il pubblico è pronto per un racconto che affronti con serietà e potenza il tema fascista in un contesto moderno.

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