L’evento orizzonte spiega perché la nave va all’inferno

Il film di fantascienza e horror del 1997, Event Horizon, ha conquistato una posizione di culto tra gli appassionati del genere. La pellicola narra le vicende di una nave spaziale avanzata che, accidentalmente, attraversa la barriera tra il nostro universo e l’Inferno stesso, portando a conseguenze terribili per il suo equipaggio. Dopo quasi tre decenni dalla sua uscita, si è finalmente chiarito un interrogativo centrale che ha da sempre affascinato i fan: perché la nave si è diretta all’inferno?
le origini del viaggio dell’event horizon e il funzionamento del motore gravitazionale
il motore sperimentale di trasmissione wormhole ideato da dr. weir
Il film illustra come il motore chiamato Gravity Drive sia stato progettato dal dottor William Weir. Questo sistema sfrutta un singolarità o un buco nero per permettere viaggi interstellari senza superare la velocità della luce. In sostanza, il motore consente alla nave di spostare lo spazio stesso, creando un collegamento tra due punti distanti nel cosmo.
Nel film, si spiega che questa tecnologia permette alla nave di “viaggiare” in modo non fisico attraverso la curvatura dello spazio-tempo. Quando il dispositivo fallisce, si apre un varco dimensionale che conduce direttamente all’Inferno.
perché la nave si è diretta all’inferno?
mancanza di spiegazioni logiche nel film
Il lungometraggio lascia irrisolto uno dei quesiti più importanti: come mai l’Event Horizon, attraverso il suo viaggio sperimentale, abbia aperto un portale verso l’Inferno o una dimensione demoniaca. Il film non fornisce una motivazione chiara né una spiegazione razionale sulla natura delle forze oscure coinvolte.
Senza dettagli espliciti, molti spettatori sono stati costretti ad interpretare gli eventi come manifestazioni del male assoluto o del demonio stesso.
la prequel che svela la vera natura del motore e del percorso
Event Horizon: Dark Descent di Christian Ward, Tristan Jones e Pip Martin (IDW Dark)
La recente serie prequel intitolata “Event Horizon: Dark Descent” approfondisce le origini della missione e rivela dettagli fondamentali sul progetto del dottor William Weir. La narrazione segue le fasi iniziali dell’esplorazione e mostra come Weir abbia creato il Gravity Drive in condizioni traumatiche legate anche alla perdita personale della moglie Claire.
Dal racconto emerge che il progetto non era così semplice come appariva; infatti, Weir ha avuto visioni frequenti della donna defunta che lo hanno aiutato a perfezionare il motore. Questi incontri paranormali risultano essere manipolazioni demoniache orchestrate da Paimon, noto come “Re degli Inferi”.
chi ha pianificato il percorso infernale?
il villain reale nominato in Dark Descent
Nella serie prequel viene svelato che le visioni di Claire erano illusioni create da Paimon per guidare William nella costruzione del motore gravitazionale. La presenza demoniaca sfruttava le vulnerabilità emotive dell’ingegnere per manipolare i suoi intenti.
In conclusione, questa nuova narrazione conferma che l’apertura del portale verso l’Inferno non fu casuale ma frutto di un piano ben orchestrato da forze maligne superiori a quanto immaginabile. La creazione della Gravity Drive rappresentò quindi un atto volontario delle entità oscure guidate da Paimon, con scopi ancora più complessi rispetto alle semplici esplorazioni spaziali.
Event Horizon: Dark Descent #1 è disponibile ora presso IDW Dark ed espande significativamente la mitologia originale introducendo nuovi elementi narrativi e chiarendo molte delle domande lasciate aperte dal film.
- Narratori principali:
- – Laurence Fishburne nei panni di Miller
- – Sam Neill nei panni di Dr. William Weir