Le lingue inventate da Tolkien per Il Signore degli Anelli: una guida completa

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Un aspetto straordinario dell’universo de The Lord of the Rings, così come delle opere di J. R. R. Tolkien, è la ricchezza e la varietà delle lingue da lui create. Questo è in gran parte dovuto al fatto che Tolkien era un esperto di filologia e aveva una profonda conoscenza di molte lingue prima di immaginare il suo mondo fantastico. Il suo lascito letterario è vasto e comprende non solo The Lord of the Rings, The Hobbit e The Silmarillion, ma anche un’enorme quantità di appunti e storie incompiute. Suo figlio, Christopher Tolkien, ha dedicato la sua vita a curare il materiale secondario legato a queste opere.
La sua opera rimane una delle più apprezzate nel genere fantasy, grazie anche alle lingue inventate che rendono la Terra di Mezzo un luogo vibrante e credibile. Questo realismo è accentuato dalle numerose misteri irrisolti e leggende dimenticate presenti nel canone di Tolkien, che contribuiscono ad far percepire che gli eventi narrati siano solo una minima parte delle avventure di questo mondo e che il primo passo per comprendere tali storie sia apprendere le lingue parlate.

1. Valarin

Lingua degli Ainur (Valar e Maiar)

I Valar e Maiar sono esseri angelici, nati dal pensiero di Ilúvatar e, nei primissimi momenti di creazione, non avevano bisogno di un linguaggio. Insieme, cantarono la Musica degli Ainur e così darono vita all’Eä, il Mondo Creato. Con l’avvento del mondo e la comparsa di creature viventi, si resero conto della necessità di un linguaggio e iniziarono a parlare il Valarin.
Il Valarin, però, risultava doloroso e alieno per le orecchie degli Elfi, che lo udirono per la prima volta. Così, i Valar e i Maiar optarono per il Quenya, integrando nel linguaggio alcune parole Valarin. Si sa poco riguardo al Valarin, ma Fëanor, il maestro dei Silmaril, ne apprese più di chiunque altro, sebbene non confidò mai le sue scoperte agli altri Elfi, portando alla perdita di questa conoscenza dopo la sua morte per mano di Gothmog, Signore dei Balrog.

Parola Significato
mirubhōze Vino di miele
Ayanûz Ainur
Ibrīniðilpathānezel Telperion (l’Albero Bianco di Valinor)

2. Quenya

Lingua degli Elfi di Valinor

Affondando le radici nel Primitive Quendian, il primo linguaggio parlato dagli Elfi alla loro nascita, il Quenya emerse con prepotenza durante il Primo Giorno della Terra di Mezzo. Sviluppò tre dialetti distinti: il Quenya Valinoriano, il Quenya Vanyarin e il Quenya Esilio (o Noldorin). Nelle opere di Tolkien, il termine Quenya di solito si riferisce al dialetto Noldorin, l’unico parlato in Terra di Mezzo.

Nel corso del Terzo Giorno, il Quenya divenne una lingua utilizzata per le pratiche accademiche e rituali, mentre il Sindarin assunse il ruolo di lingua quotidiana tra gli Elfi. Nonostante ciò, gli Elfi della Terra di Mezzo erano sempre entusiasti di sentire il Quenya pronunciato da altri, come accadde quando Frodo Baggins salutò il Signore Elfico Gildor con la frase: Elen síla lúmenn’ omentielvo.

Parola Significato
amarth Doom
Andúril Fiamma dell’Ovest
Dúnedain Uomini dell’Ovest (i.e. Númenoreani e i loro discendenti)
Eldar Elfi (lit. “popolo delle stelle”)
galad Luce

3. Sindarin

Lingua degli Elfi della Terra di Mezzo

Durante il percorso che condusse molti Elfi verso Valinor, alcuni non vi giunsero e, tra di loro, i Sindar diventarono il gruppo linguistico predominante. Il Sindarin, fortemente influenzato dal gallese, divenne la lingua parlata quotidianamente dagli Elfi. Scritta in Tengwar, questa lingua subì l’influenza anche dei nomadi Uomini del Nord.

Durante il Terzo Giorno, il Sindarin si consolidate come lingua prevalente in Terra di Mezzo e si diffuse nell’uso comune fra gli uomini di Gondor, che lo adottarono per comunicare meglio con gli Elfi.

Parola Significato
Balrog Demonio della Potenza
gorgor Terrore (es. Cerin Gorgor, “Passo Infausto, l’ingresso a Mordor”)
Ithil La Luna
Morgul Necromanzia (lit. “magia oscura”)
dag Uccidere

4. Silvan

Lingua degli Elfi Silvani della Terra di Mezzo

I Nandor, che comprendono i Teleri non attratti dalla traversata a Valinor, divennero noti come Silvan. Il loro linguaggio, conosciuto come Silvan, si parlava nelle loro terre a Mirkwood e Lothlórien. L’arrivo di Elfi parlanti Sindarin portò alla sua estinzione, che sopravviveva solo nei nomi dei luoghi e delle persone.

Parola Significato
cogn Lunga arco
Legolas “Foglia verde”
Denethor “Snodato e snello”
Thranduil “Primavera vigorosa”
caras “Fortezza circondata da un fossato”

5. Adûnaic

Lingua degli Uomini di Númenor

Gli uomini che inizialmente guadagnarono favori dagli Elfi furono conosciuti come gli Edain. Con il tempo, divennero noti come Númenoreani e la loro lingua, Adûnaic, cominciò a diffondersi, evolvendo tangenzialmente nella lingua franca dei regni degli uomini.

Parola Significato
azra Mar
pharaz Oro (es. Ar-Pharazôn, “re dorato”)
raba Cane
urug

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