Le 10 canzoni che dimostrano perché billy joel è tra i migliori cantautori di sempre

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La carriera di Billy Joel, artista prolifico originario di Long Island, New York, si è sviluppata sin dagli anni ’60, quando ha iniziato a collaborare con piccoli gruppi musicali senza ottenere grandi successi. La sua evoluzione artistica ha portato alla pubblicazione del suo primo album solista nel 1971, intitolato Cold Spring Harbor. Nonostante alcuni brani di successo come “She’s Got a Way” e “Everybody Loves You Now”, il disco presentava una masterizzazione errata che ne limitò il riscontro commerciale. La svolta decisiva arrivò con l’album Piano Man del 1973, che consacrò Joel come uno dei principali cantautori della scena musicale americana, guadagnandogli anche il soprannome di “Piano Man”.

le opere più significative di billy joel

1. piano man (1973)

una canzone diventata un’icona

“Piano Man” nasce dall’esperienza dell’artista come cantante in un locale di Los Angeles, dove si esibiva sotto lo pseudonimo di Bill Martin a causa di controversie contrattuali. La composizione cattura l’atmosfera di un bar dove i clienti condividono sogni e delusioni, grazie a un accompagnamento al pianoforte che trasmette immediatamente l’intimità del luogo. La capacità di Joel nel rendere reale questa scena attraverso le sue parole e la sua musica rende il brano un autentico affresco della vita quotidiana.

2. we didn’t start the fire (1989)

una narrazione rapida degli eventi storici

Scritta durante i suoi quarant’anni, “We Didn’t Start the Fire” si ispira ai ricordi delle principali vicende storiche vissute da Joel nel corso degli anni ’40 fino agli ’80. Il testo elenca in rapida successione oltre centoventi eventi politici, culturali e sportivi, creando una sorta di cronologia musicale che riflette i cambiamenti sociali e mondiali del periodo. Il ritmo incalzante e la struttura compatta contribuiscono a rendere questa canzone un riassunto energico della storia recente.

3. vienna (1977)

una ballata riflessiva sulla maturità

“Vienna”, presente nell’album The Stranger, trae ispirazione da un viaggio dell’artista nella capitale austrica per visitare suo padre. La canzone invita ad apprezzare il percorso della vita piuttosto che affrettarsi verso obiettivi immediati. Con un arrangiamento delicato e una melodia sognante, Joel trasmette l’importanza di trovare significato nelle piccole cose e nei momenti di calma interiore.

4. she’s always a woman (1977)

un ritratto complesso dell’amore imperfetto

Scritto originariamente per Elizabeth Weber, compagna dell’artista all’epoca, “She’s Always A Woman” descrive le contraddizioni femminili con delicatezza e profondità emotiva. La canzone mostra la capacità di Joel nel trasformare sentimenti personali in una poesia universale sull’amore accettato con tutte le sue imperfezioni.

5. scenes from an italian restaurant (1977)

un racconto epico ambientato a New York City

L’opera rappresenta uno dei vertici creativi dell’autore: attraverso diverse sezioni musicali che variano dal ritmo lento alla rockeggiante energia degli anni ’70, Joel dipinge un quadro vivace della città e dei suoi personaggi immaginari Brenda ed Eddie. Ricco di dettagli narrativi ed emozionali, questo brano trasporta l’ascoltatore tra scene urbane piene di vita e nostalgia.

ulteriori capolavori nella discografia di billy joel

6. uptown girl (1983)

un omaggio alla musica pop degli anni ’50

“Uptown Girl” rievoca lo stile doo-wop e soul delle grandi voci americane come Frankie Valli & The Four Seasons. Ispirata alle relazioni dell’artista con alcune donne dell’alta società — incluso Christie Brinkley — questa traccia si distingue per la sua melodia allegra e coinvolgente che celebra il romanticismo urbano.

7. just the way you are (1977)

una dichiarazione d’amore sincera

Nell’ambito dell’albumThe Stranger, questa ballata rappresenta una delle espressioni più genuine dei sentimenti amorosi; scritta per Elizabeth Weber, evidenzia l’accettazione incondizionata delle qualità della persona amata ed è considerata uno dei classici intramontabili del soft rock.

8. new york state of mind (1976)

un inno alla città natale h4 >

Sebbene non sia stata pubblicata come singolo ufficiale, questa canzone è diventata simbolo affettivo per molti fan grazie alla descrizione nostalgica delle atmosfere newyorkesi; il testo evoca sensazioni profonde legate alle radici cittadine attraverso immagini vivide e melodie jazzistiche.

9. my life (1978) h >

una celebrazione della libertà individuale h4 >

“My Life” è un brano energico che difende le scelte personali contro giudizi esterni; con influenze jazzy ma orientate al pop contemporaneo, invita ad abbracciare la propria strada senza paura o rimpianti. p >

10. the longest time (1983) h >
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“The Longest Time”, ispirato allo stile doo-wop degli anni ’50 , vede Billy Joel interpretare tutti i ruoli vocali da solo utilizzando molteplici registrazioni vocali sovrapposte . La canzone celebra la gioia semplice dell’amore giovanile e del vivere spensierato senza complicazioni o metafore complesse. p >

Membri del cast:
  • Billy Joel – voce principale,pianoforte
  • Christie Brinkley – modella ispiratrice
  • Pete Cetera – cori bassist
  • Doni Dacus – cori chitarra

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