Landini: La carriera prima di diventare il re dei sindacalisti

Maurizio Landini, attualmente segretario generale della CGIL, presenta un percorso di vita e professionale profondamente legato alle esperienze del lavoro manuale. Nato il 7 agosto 1961 a Castelnovo né Monti, in Emilia-Romagna, proviene da una famiglia numerosa e umile, con un padre cantoniere ed ex partigiano e una madre casalinga. Cresciuto in un contesto operaio, ha vissuto in prima persona le difficoltà legate al mondo del lavoro, tanto da dover abbandonare gli studi per supportare economicamente il proprio nucleo familiare.
inizi della carriera: apprendista saldatore in fabbrica
In seguito a un’esperienza formativa di due anni presso un istituto per geometri, Landini ha dovuto interrompere gli studi all’età di 15 anni per entrare nel mercato del lavoro. La sua prima occupazione è stata come apprendista saldatore in una cooperativa del settore metalmeccanico, specializzata nella produzione di impianti di riscaldamento ed elettrici. Questo primo impiego si è dimostrato difficile, in particolare a causa delle condizioni di lavoro svolte prevalentemente all’esterno, esponendolo agli agenti atmosferici durante i mesi invernali.
Landini ha trascorso ben nove anni come operaio metalmeccanico, un’esperienza che ha influenzato in modo significativo il suo successivo impegno sindacale. È in questo periodo che ha compreso l’importanza della tutela dei diritti dei lavoratori, confrontandosi con le difficili condizioni di lavoro e salariali.
ingresso nel sindacato: avvio della carriera sindacale
23 anni, nel 1984, Landini si unì alla Federazione Impiegati Operai Metallurgici (FIOM), dando avvio alla sua attività sindacale come delegato. Il suo attivismo e la sua determinazione non passarono inosservati, tanto da guadagnarsi il ruolo di funzionario della FIOM di Reggio Emilia.
Nel 1991, a soli 30 anni, fu nominato segretario generale della FIOM di Reggio Emilia, consolidando così la sua posizione all’interno del sindacato. La sua carriera sindacale continuò con assegnazioni di sempre maggior responsabilità; ricoprì infatti il ruolo di segretario della FIOM Emilia-Romagna e successivamente di segretario della FIOM Bologna. Nel 2005, ottenne la carica di segretario nazionale della FIOM, guidando il sindacato in un periodo caratterizzato da battaglie sindacali fondamentali.
ascensione alla CGIL e la leadership sindacale
Dopo un lungo periodo alla guida della FIOM, nel 2017 Landini entrò nel comitato direttivo della CGIL, sostenuto dall’allora segretario generale Susanna Camusso. Nel gennaio 2019, grazie a un voto massiccio, fu eletto segretario generale della CGIL, subentrando alla Camusso e divenendo uno dei leader sindacali più importanti del panorama italiano.
La sua diretta esperienza in ambito produttivo ha avuto un impatto significativo sul suo percorso, permettendogli di avere una visione concreta delle problematiche lavorative.