L’adattamento di the institute di stephen king rielabora la storia di un cattivo

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la rinnovata narrazione di un villain in una serie tv ispirata a stephen king

Una nuova trasposizione televisiva di un celebre romanzo di Stephen King sembra aver operato un importante retcon sulla storia oscura di uno dei personaggi antagonisti. Le modifiche apportate nelle versioni adattate per il piccolo schermo sono spesso motivo di discussione, ma questa reinterpretazione risulta particolarmente interessante poiché modifica profondamente la percezione dello spettatore nei confronti del cattivo.

le variazioni nelle storie dei villain tra libri e adattamenti tv

Nelle trasposizioni cinematografiche e televisive delle opere di King, i villain vengono frequentemente rivisitati con approcci diversi. Mentre alcuni cambiamenti sono minimi, altri coinvolgono una completa rielaborazione delle motivazioni e delle origini dei personaggi malvagi. Per esempio, nei film dedicati a It, si semplifica il Ritual of Chüd e si attribuisce a Pennywise un legame più personale con la città di Derry. Questi aggiustamenti influenzano significativamente come il pubblico interpreta i protagonisti del male.

la serie The Institute ridefinisce le origini del facility in modo sostanziale

Nella settima puntata della serie, il personaggio di Sigsby rivela dettagli sul centro chiamato “The Institute”, sottolineando che l’istituzione esiste dal 1950. Questa affermazione rappresenta una significativa divergenza rispetto alla narrazione originale del romanzo, dove si suggerisce che il centro abbia radici molto più profonde nel contesto storico della Seconda Guerra Mondiale.

l’origine dell’institutio secondo la narrazione originale e quella della serie

Nel testo scritto da Stephen King, si evidenzia che il primo istituto fu fondato durante il regime nazista, collegandolo alle atrocità commesse durante l’Olocausto sotto il pretesto della sperimentazione scientifica. La serie TV invece modifica questa prospettiva storica, ridimensionando l’impatto delle origini naziste e alleggerendo così l’aspetto più cupo e realistico dell’ambientazione.

il centro meno malvagio nella versione televisiva rispetto al libro

La rappresentazione televisiva tende ad attenuare gli aspetti più cruenti e disturbanti presenti nel romanzo originale. Le sperimentazioni sui giovani protagonisti sono narrate in modo più contenuto, probabilmente per rendere la serie accessibile a un pubblico più ampio. Questo cambio mira ad alleggerire l’impatto emotivo degli eventi senza perdere comunque elementi fondamentali della trama.

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