La verità dietro Fuori in 60 secondi: ispirato a fatti reali?

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Fuori in 60 secondi: adrenalina e colpi di scena

Una delle pellicole più spettacolari di Jerry Bruckheimer, Fuori in 60 secondi, ruba la scena nel panorama dei film d’azione con i suoi colpi di scena e ad alta tensione. Questo film vede protagonista Nicolas Cage nei panni di Randall “Memphis” Raines, un ex ladro di auto che si trova costretto a ritornare nel mondo del crimine per salvare il fratello Kip, interpretato da Giovanni Ribisi. La missione? Rubare 50 auto in 72 ore o suo fratello perderà la vita per mano di un pericoloso gangster.

L’eccitante corsa contro il tempo

Per riuscire nell’impossibile impresa, Memphis si ricongiunge con la sua vecchia banda, che include personaggi come Otto Halliwell (Robert Duvall), Sara “Sway” Wayland (Angelina Jolie), e Sphinx (Vinnie Jones). La squadra deve agire rapidamente mentre i detective Roland Castlebeck e Drycoff, interpretati rispettivamente da Delroy Lindo e Timothy Olyphant, cercano di incastrarlo.

Direzione e performance contrastanti

Il film, diretto da Dominic Sena, nonostante abbia ricevuto recensioni poco entusiaste dalla critica, ha conquistato un notevole successo al botteghino, performance che non è stata sufficiente a coprire i costi secondo le complessità contabili di Hollywood. Ma per gli spettatori, è stato un intrattenimento dinamico adatto a serate televisive ad alta tensione.

Le origini del film: remake o realtà?

Fuori in 60 secondi del 2000 è un rifacimento dell’omonimo film diretto nel 1974 da H.B. Halicki. Eppure, diversamente da ciò che si potrebbe pensare, nessuno dei due film è basato su racconti veritieri. Halicki, affascinato dalle automobili, trasse ispirazione per il suo film originale da accuse di furto d’auto poi ritirate. Le avventure del primo film vennero girate con un budget ridotto, utilizzando principalmente amici e familiari del regista, e pur senza una sceneggiatura rigida, le improvvisazioni resero il film un cult con guadagni significativi rispetto ai costi originari.

Una tradizione di culto

L’eredità del primo Fuori in 60 secondi continua a vivere, non solo per la sua trama audace, ma anche per il tragico e drammatico evento che segnò la vita di Halicki: la sua morte durante le riprese di un acrobazia per Fuori in 60 secondi 2 nel 1989. La sua passione per le auto e il cinema di azione persiste nella memoria dei cultori di questa appassionante storia cinematografica.

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