La Vera Storia della Rapina al Banco Central: Scopri il Retroscena della Serie Netflix!

Intrighi politici, crisi e tensioni esplosive si intrecciano nella nuova serie Netflix, che narra la storica rapina alla Banca Centrale di Barcellona. La trama si sviluppa in un contesto di crescente precarietà per la giovane democrazia spagnola, attraverso gli occhi di una determinata giornalista in cerca di verità.
Rapina al Banco Central: trama e contesto
La serie Rapina al Banco Central, disponibile su Netflix dall’8 novembre, è diretta da Daniel Calparsoro e sceneggiata da Patxi Amezcua. I cinque episodi riportano alla memoria eventi del 23 maggio 1981, un periodo tumultuoso in Spagna, segnato da un tentativo di colpo di stato avvenuto solo tre mesi prima. Undici rapinatori incappucciati irrompono nella Banca Centrale di Barcellona, prendendo in ostaggio oltre duecento persone e minacciando di ucciderle se il governo non soddisfa le loro richieste, tra cui la liberazione di alcuni militari coinvolti nel fallito colpo di stato del 23-F.
Adattamento dell’opera di Mar Padilla
La serie è ispirata al libro Asalto al Banco Central di Mar Padilla, pubblicato nel 2023. Quest’opera racconta l’assalto con grande intensità, esplorando la conflittualità tra una giornalista, interpretata da Maria Pedraza, e le autorità, al fine di svelare le vere motivazioni dietro la rapina. Il libro approfondisce i risvolti sociali e politici della Spagna durante la Transizione.
La storia della rapina
Nel 1981, la Spagna viveva un periodo di fragilità democratica, celebre per il tentativo di colpo di stato del 23 febbraio, che aveva già instillato paura e insicurezza tra la popolazione. La rapina, avvenuta a Piazza Catalunya, non è stata solo un furto, ma un evento carico di significato politico, alimentato dalle incertezze di un’epoca di transizione.
Durante l’assalto, guidato da José Juan “El Rubio”, le richieste dei rapinatori includevano l’accesso a due aerei per la fuga, oltre alla liberazione dei militari detenuti. Le forze governative, preoccupate per le possibili conseguenze politiche, attivarono un gabinetto di crisi. Dopo oltre 37 ore, un intervento delle forze speciali portò all’arresto di nove assalitori, senza che si registrassero vittime tra gli ostaggi.
Conseguenze e implicazioni
Un aspetto cruciale dell’assalto è stata la scoperta che il gruppo non era collegato a organizzazioni politiche o alla Guardia Civil, contrariamente a quanto si era inizialmente temuto. Le condanne per gli assalitori variarono da 30 a 40 anni. “El Rubio”, parlando in seguito, rivelò che il loro intento era il recupero di documenti compromettenti legati al golpe del 23-F, ma la veridicità di questa affermazione resta da confermare.
Rapina al Banco Central: Le immagini della serie
Presentazione di immagini significative della serie che ritraggono momenti cruciali dell’assalto e della tensione vissuta.
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