La storia tragica del ladro e del ciabattino: un capolavoro d’animazione incompiuto

Il mondo dell’animazione ha conosciuto numerosi progetti incompiuti nel corso degli anni, ma uno di essi si distingue per il suo straordinario potenziale di diventare un capolavoro paragonabile alle produzioni Disney. Si tratta di un film nato da una visione artistica ambiziosa, che avrebbe rivoluzionato il settore e lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’animazione. La vicenda dietro questa produzione rappresenta un esempio emblematico di come creatività, passione e determinazione non sempre siano sufficienti a garantire il successo.
la produzione complessa di The Thief & The Cobbler
Originariamente ideato negli anni ’60 dall’animatore canadese-britannico Richard Williams, il progetto aveva l’obiettivo di realizzare il miglior lungometraggio animato mai prodotto, ispirato alle storie del folklore di Mulla Nasrudin. Entro il 1973, la narrazione si era evoluta in The Thief and the Cobbler. Williams dedicò oltre un decennio allo sviluppo privato del film, lavorando parallelamente ad altri progetti di animazione cinematografica e televisiva.
Con l’aumentare della complessità dei disegni dei personaggi e delle sequenze visive intricate, l’artista affrontò numerose difficoltà tecniche e finanziarie. Dopo aver incontrato problemi legati ai diritti d’autore sul soggetto originario, adattò le sue creazioni a una nuova storia ispirata alle fiabe de Le Mille e Una Notte. La mancanza di supporto economico fu un ostacolo significativo fino al momento in cui il successo ottenuto con il film Who Framed Roger Rabbit nel 1989 permise a Warner Bros. di sostenere la produzione.
le difficoltà e i fallimenti della produzione
Nonostante la promessa iniziale, la realizzazione del film si rivelò problematica: ritardi continui e crisi finanziarie ne compromisero lo sviluppo. Con molti degli animatori originali ormai assenti o passati ad altri progetti, Williams dovette assumere nuovi artisti per portare avanti l’opera. La lavorazione manuale delle sequenze tridimensionali senza l’ausilio della computer grafica rese tutto estremamente laborioso.
A causa delle crescenti difficoltà, Warner Bros. decise di escludere Williams dal processo creativo. Nel 1992 egli venne sostituito da Fred Calvert — che ammise pubblicamente di non voler partecipare al progetto — con l’obiettivo di completare in fretta e a basso costo il film.
Il risultato fu una versione accorciata e meno fedele all’originale: furono tagliati circa 18 minuti di animazioni finemente realizzate da Williams stesso. Alla fine, ciò che uscì nelle sale fu un prodotto poco rappresentativo delle potenzialità iniziali.
le due versioni ufficiali e la verità nascosta
La produzione del lungometraggio vide due versioni ufficiali: quella chiamataThe Princess and the Cobbler, distribuita nel Sud Africa e Australia nel 1993 sotto licenza di Allied Filmmakers; mentre negli Stati Uniti arrivò solo nel 1995 con il titoloArabian Nights, distribuito dalla Miramax (allora sussidiaria Disney). Entrambe queste versioni sono state fortemente modificate rispetto alla visione originale ed hanno contribuito a diffondere l’idea distorta che fosse semplicemente una imitazione economica deL’Aladdin.
gli effetti del successo disneyano sulla ricezione del film
La comparsa sul mercato dello spettacolareAladdin nel 1992 influì profondamente sulla percezione pubblica deThe Princess and the Cobbler. La versione americana venne etichettata come una scarsa imitazione low-cost del classico Disney, oscurando gli anni di lavoro artigianale dietro al progetto originale. Di conseguenza, il film fallì al botteghino ed ebbe scarso riscontro critico.
il potenziale perduto e le riflessioni finali sull’opera incompiuta
Richard Williams aveva concepito questo progetto come una pietra miliare dell’animazione moderna. Se non fosse stato ostacolato dai ritardi e dalle restrizioni economiche, avrebbe potuto dirigere uno dei più grandi classici degli anni ’90. Dal suo lavoro suWho Framed Roger Rabbit, emergeva chiaramente la sua capacità tecnica e artistica per creare opere memorabili.
Purtroppo,il risultato finale è rimasto molto distante dall’ambizione iniziale. Il film distribuito è stato visto come un prodotto incompleto o poco riuscito; infatti,Sempre Richard Williams preferì non visionare mai le versioni definitive del suo lavoro, troppo amareggiato dal fallimento complessivo dell’impresa.
L’esempio deThe Thief & The Cobbler ssi configura come un ammonimento sulle sfide insite nella realizzazione artistica indipendente e sulla fragilità dei sogni quando vengono messi alla prova da fattori esterni incontrollabili.
Nomi principali coinvolti:- Richard Williams – regista e animaista principale
- Membri dello staff originale ancora coinvolti nelle fasi iniziali (non specificati)
- Terry Gilliam – ipotetico consulente mai coinvolto realmente
- Fred Calvert – regista incaricato della versione finale ridotta
- Membri del cast vocale:
- Zigzag – voce interpretata da Vincent Price (in alcune versioni)
- Tack – voce interpretata da Matthew Broderick
- Principessa YumYum – voce interpretata da Jennifer Beals (nelle versioni doppiate)
- KIng Nod – voce interpretata da Anthony Quayle (versione originale)