La nebbia del 2017 ignora il meglio della novella di stephen king

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Le opere di Stephen King nel genere horror sono riconosciute come alcune delle più influenti e apprezzate di sempre, grazie alla loro capacità di suscitare paura e tensione. Le trasposizioni televisive e cinematografiche dei suoi romanzi non sempre riescono a catturare appieno la potenza del materiale originale. Un esempio emblematico è rappresentato dalla serie TV del 2017 intitolata The Mist, che ha deluso molte aspettative, fallendo nel riproporre l’essenza dell’opera letteraria.

la serie tv del 2017 di The Mist: cosa si è perso nella trasposizione

le caratteristiche principali della novella di Stephen king

La narrazione originale si distingue per la sua brevità ma intensità, con un forte focus sulla presenza degli orrori creati dalla nebbia e dai mostri che essa nasconde. I personaggi sono approfonditi nei loro aspetti più complessi, da Mrs. Carmody all’uomo d’affari David, evidenziando le dinamiche umane sotto stress estremo. I mostri, spesso creature tentacolari o simili a ragni giganti, rappresentano una minaccia viscerale che alimenta il senso di terrore.

limiti della trasposizione televisiva del 2017

La produzione ha puntato molto sullo sviluppo dei personaggi e sui conflitti tra fazioni in lotta per il potere o sopravvivere. Questo approccio ha portato a perdere di vista l’elemento fondamentale: i mostri e il senso di suspense legato alle loro improvvise apparizioni. La serie si concentra troppo sulle tensioni interne tra i protagonisti, tralasciando la componente horror legata alla presenza delle creature nella nebbia.

se fosse stato trovato un equilibrio migliore, l’adattamento televisivo avrebbe potuto essere un successo

il ruolo cruciale dei mostri nel mantenimento della suspense

Il punto centrale per migliorare l’efficacia della serie sarebbe stato un maggiore focus sull’aspetto horror: le creature devono rimanere il cuore pulsante della narrazione. La loro imprevedibilità e i momenti in cui emergono dal nulla sono fondamentali per creare tensione e paura reale.

l’importanza di mantenere fede al tono originale

Un altro elemento chiave sarebbe stato rispettare maggiormente il tono inquietante dell’originale: le dinamiche umane devono essere inserite come contesto all’interno di un ambiente dominato dall’orrore sovrannaturale. Solo così si può preservare la forza narrativa dell’opera letteraria.

il film del 2007 di frank darabont: uno standard elevato per gli adattamenti successivi

Prima della serie TV, il film diretto da Frank Darabont aveva già stabilito un alto livello qualitativo nell’adattamento delle opere di Stephen King. Con Thomas Jane nel ruolo principale, il film si distinse per aver rispettato fedelmente la trama e i personaggi del racconto breve, mantenendo intatti gli elementi più spaventosi e inquietanti.

In particolare, Darabont riuscì a cogliere l’essenza del terrore derivante dai mostri — creature che volano, strisciano o si mimetizzano — creando atmosfere opprimenti e angoscianti che amplificavano la sensazione di mistero e minaccia imminente. La scelta di modificare l’epilogo rispetto alla novella aggiunse ulteriore intensità alla narrazione senza tradire lo spirito originale.

considerazioni finali sull’efficacia degli adattamenti

L’insuccesso della versione televisiva del 2017 deriva principalmente dalla perdita dell’equilibrio tra lo sviluppo dei personaggi e la presenza imprescindibile dei mostri come motore principale dello spavento. Mantenere fede ai temi originali di Stephen King significa valorizzare sia gli aspetti umani sia quelli sovrannaturali; solo così si può realmente rendere giustizia all’opera letteraria.

Sono molte le personalità coinvolte in queste produzioni:

  • Morgan Spector – Kevin Copeland
  • Alexandra Ordolis – Shelley DeWitt
  • Nathalie Raven – Personaggio interpretato nella serie (non specificato)
  • Thomas Jane – David Drayton (nel film)
  • Frank Darabont – Regista del film del 2007

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