La morte scioccante dell’ottavo episodio della sesta stagione di The Handmaid’s Tale: cosa avrei voluto cambiare

La sesta stagione di The Handmaid’s Tale si conclude con un episodio ricco di colpi di scena e momenti intensi, tra cui una morte che si distingue per la sua forte carica emotiva e simbolica. In questo approfondimento si analizzeranno le dinamiche della vicenda, il significato della morte di alcuni personaggi e le scelte narrative che hanno reso questa stagione particolarmente significativa.
La dipartita del Comandante Bell in The Handmaid’s Tale stagione 6, episodio 8, rappresenta uno dei momenti più apprezzati dalla critica e dai fan. La sua figura si distingue come uno dei personaggi più malvagi tra i comandanti, grazie anche alla recitazione di Timothy Simons. Bell è stato introdotto come un frequentatore abituale di Jezebel’s, dove mostrava preferenze particolari per Janine. Prima della strage ai danni delle donne nel locale, Bell decide di risparmiare Janine, facendola diventare la sua ancella personale.
Bell ha abusato gravemente di Janine, molto più degli altri comandanti nei confronti delle loro ancelle. La sua crudeltà emerge anche quando nega a Lydia l’accesso a Janine e si rifiuta di farle vedere la giovane dopo averla brutalmente picchiata. Quando June entra nella casa di Bell per vendetta, lo affronta e lo uccide con un gesto deciso: il suo assassinio rappresenta una punizione giusta per le sue azioni disumane.
La morte di Bell è considerata estremamente soddisfacente perché il personaggio incarnava tutto ciò che era riprovevole nel regime oppressivo di Gilead. La narrazione ha volutamente enfatizzato la sua malvagità per rendere il suo epilogo ancora più gratificante. Questa scelta narrativa rafforza il senso di giustizia poetica all’interno della serie e sottolinea il percorso di vendetta intrapreso da June.
Sarebbe stato ancor più potente se fosse stata Janine a uccidere Bell invece che June. Questa alternativa avrebbe restituito maggiore autonomia alla giovane donna, spesso privata della propria agency nel contesto oppressivo gileadiano. Dal momento che Janine ha subito abusi diretti da Bell durante tutta la stagione, questa vittoria avrebbe avuto un impatto emotivo ancora più forte e avrebbe dato a lei una possibilità concreta di rivalsa.
Il valore narrativo della scelta
Se June avesse offerto l’opportunità a Janine di compiere l’atto finale contro Bell, quest’ultima avrebbe potuto recuperare parte del controllo sulla propria vita. Un gesto simile avrebbe rappresentato una svolta significativa nella narrazione, conferendo a Janine un ruolo attivo nel proprio destino e rafforzando i temi della lotta per l’autonomia femminile all’interno della serie.
- Elisabeth Moss
- Yvonne Strahovski
- Aunt Lydia (Ann Dowd)
- Timothy Simons (Comandante Bell)