La lunga passeggiata: cooper hoffman e david jonsson verso la fama nella riflessione su stephen king

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Il film The Long Walk, adattamento cinematografico di uno dei primi romanzi di Stephen King scritto nel 1967 e pubblicato nel 1979 sotto lo pseudonimo Richard Bachman, arriva finalmente sul grande schermo nel 2025. In un contesto culturale in cui serie come Squid Game hanno dimostrato il forte interesse per narrazioni sulla disperazione economica e sociale, questa pellicola si presenta come un’opera che affronta tematiche simili con una prospettiva originale. La produzione, diretta da Francis Lawrence e sceneggiata da JT Mollner, mette in scena la storia di un contest nazionale di camminate estenuanti, dove il premio è una ricchezza immensa e un desiderio a scelta del vincitore.

francis lawrence torna su un percorso simile a quelli delle sue opere precedenti

Nel racconto ambientato in una versione alternativa degli Stati Uniti, Cooper Hoffman interpreta Raymond Garraty, giovane proveniente dal Maine scelto tramite lotteria per partecipare alla competizione. Il concorso prevede la selezione di 50 partecipanti, ognuno con l’obiettivo di arrivare fino alla fine per ottenere due premi: una somma di denaro sconfinata e un desiderio personale senza restrizioni legali o sociali. Durante il percorso, Garraty stringe amicizia con Peter McVries (David Jonsson), formando una squadra di supporto per resistere più a lungo possibile.

Non tutti i concorrenti sono disposti a collaborare apertamente. Stebbins (Garrett Wareing) mantiene le distanze e fornisce solo indizi criptici sulle sue motivazioni, mentre altri come Gary Barkovitch (Charlie Plummer), probabilmente affetto da problemi mentali non specificati, instaurano rapporti conflittuali con gli altri partecipanti. Con la progressiva diminuzione dei camminatori, le decisioni assunte diventano sempre più decisive e spesso determinano la vita o la morte dei protagonisti.

lawrence tratta la tematica con sensibilità anche se il sangue viene mostrato esplicitamente

Il regista Francis Lawrence dimostra capacità nel creare immagini visivamente potenti grazie al lavoro del direttore della fotografia Jo Willems. Nonostante alcune scene prevedano l’esplicito rappresentare delle uccisioni dei partecipanti che cadono dietro il ritmo imposto dai tre chilometri orari richiesti dalla gara, queste sequenze sono gestite con attenzione estetica. Le riprese notturne illuminate dai silhouette create dall’uso sapiente della luce contribuiscono a comunicare sia l’individualità dei personaggi sia la pesantezza del viaggio intrapreso.

A livello narrativo, Lawrence tende ad accentuare le scene di morte rendendole talvolta meno emotivamente coinvolgenti rispetto alle aspettative. La rappresentazione grafica delle esecuzioni può suscitare sensazioni contrastanti: da un lato la potenza visiva è evidente, dall’altro si rischia di perdere il valore simbolico dell’evento attraverso dettagli troppo crudi.

jt mollner evoca un’atmosfera ma non definisce chiaramente tempo e luogo

La sceneggiatura firmata da Mollner crea un’atmosfera suggestiva grazie all’uso di elementi visivi che evocano sentimenti universali. Alcuni dettagli contestuali risultano poco definiti: l’auto in cui Garraty arriva alla partenza ha caratteristiche tipiche degli anni ’60 o ’70; i dispositivi elettronici utilizzati dai concorrenti sono analoghi ai pedometri tradizionali piuttosto che ai moderni smartwatch come Fitbit o Apple Watch. Questa ambiguità temporale solleva interrogativi circa l’ambiente culturale in cui si svolge la vicenda: si tratta di una società ispirata agli anni ’60 oppure ai giorni nostri?

All’interno dell’opera emergono riflessioni sulla formazione sociale dei giovani coinvolti nella competizione: sono figli degli anni tumultuosi ‘60 o cresciuti in un mondo dominato dalle grandi multinazionali? La mancanza di riferimenti temporali precisi invita lo spettatore ad interpretare liberamente questo universo narrativo.

cooper hoffman e david jonsson spiccano tra i partecipanti

I due attori principali offrono interpretazioni che elevano notevolmente il livello complessivo del film. Cooper Hoffman interpreta Garraty come un giovane ancora incerto sulla propria identità ma dotato di autentica umanità; David Jonsson invece porta sullo schermo una profondità emotiva rara tra i personaggi secondari.

  • Cooper Hoffman: Raymond Garraty / #47
  • David Jonsson: Peter McVries
  • Tut Nuyot: Arthur Baker
  • Ben Wang: Hank Olson
  • Garrett Wareing: Stebbins

Sul fronte degli interpreti secondari spiccano anche Tut Nuyot nei panni di Arthur Baker e Ben Wang come Hank Olson. La loro presenza arricchisce ulteriormente il cast offrendo sfumature diverse nelle dinamiche tra i personaggi.

Lunghezza: 108 minuti | Date d’uscita: 12 settembre 2025 | Dove vedere: cinema | Regista: Francis Lawrence | Scritto da: JT Mollner |
Il film si propone come uno sguardo intenso su temi universali quali sacrificio, sopravvivenza e moralità in situazioni estreme.

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