La critica a The Six Triple Eight: l’opera di Tyler Perry fallisce nel raccontare una storia di guerra potente e significativa

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Tyler Perry si distingue per aver portato alla luce una narrazione storica poco conosciuta riguardante la Seconda Guerra Mondiale, focalizzandosi su un aspetto particolare ma significativo: l&rsquo;inesplorata storia del <strong>6888th Central Postal Directory Battalion</strong>. Questa unit&agrave; dell&rsquo;Esercito degli Stati Uniti &egrave; composta interamente da donne di colore e offre un&rsquo;importante lezione di storia, spesso dimenticata, che merita di essere raccontata.

una storia di coraggio e determinazione

<strong>The Six Triple Eight</strong> &egrave; un documentario che, uscito nel 2019, narra le esperienze dell&rsquo;unit&agrave;, evidenziando la loro missione di gestire l&rsquo;accumulo di corrispondenza in Europa durante una delle epoche pi&ugrave; turbolente della storia. Le protagoniste hanno dovuto affrontare non solo il contesto bellico ma anche la discriminazione dovuta a razzismo e sessismo.
La data di uscita del film &egrave; il <strong>6 dicembre 2024</strong>, con una durata di <strong>72 minuti</strong> e diretto da <strong>Tyler Perry</strong>. Il testo &egrave; stato scritto da <strong>Kevin Hymel</strong> e dallo stesso Perry.

il racconto dell’interculturalità

La narrazione comincia nel 1942, raccontando la storia d&rsquo;amore tra <strong>Lena</strong> (Ebony Obsidian) e <strong>Abram</strong> (Gregg Sulkin), una coppia interraziale che deve affrontare l&rsquo;inevitabile separazione a causa del conflitto. Nonostante le avversit&agrave;, il loro legame si rafforza, portando Lena a unirsi alle forze armate dopo la morte di Abram in battaglia, spinta dal desiderio di combattere il regime nazista.

dialoghi e recitazione

Purtroppo, il racconto di Perry &egrave; caratterizzato da dialoghi poco convincenti, che non solo sembrano forzati, ma compromettono le performance degli attori. La sceneggiatura risulta spesso ripetitiva e povera di originalit&agrave;, danneggiando cos&igrave; la fruizione della pellicola.

la forza del battaglione femminile

Il film diventa notevole quando mostra come queste donne, unite in un legame di sorellanza, affrontano e superano le sfide, formando un gruppo coeso. Tra i personaggi secondari di spicco ci sono:
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    <li><strong>Johnnie Mae</strong> (Shanice Shantay) - In cerca di fuga da un marito violento</li>
    <li><strong>Delores</strong> (Sarah Jeffrey) - Appassionata di storia</li>
    <li><strong>Elaine</strong> (Pepi Sonuga) - Genio della matematica</li>
    <li><strong>Bernice</strong> (Kylie Jefferson) - Aspirante ad una maggiore istruzione</li>
</ul>

la dedizione delle soldatesse

Nonostante le condizioni di lavoro difficili e le ingiustizie subite, queste donne si dedicano alla loro missione con onore. Sotto la guida della <strong>Capitano Charity Adams</strong> (interpretata da Kerry Washington), il battaglione si distingue nel riordinare e recapitare lettere perdute, contribuendo al morale delle truppe e delle loro famiglie, un compito vitale durante la guerra.

una narrazione frustante

Sebbene il film si concentri su eventi storici significativi, si perde in una rappresentazione eccessiva delle difficolt&agrave; incontrate, trascurando i successi e le intuizioni di queste donne. La storia, purtroppo, soffre di un trattamento poco equilibrato, portando a un esperienza visiva frustrante. 
Nonostante la celebrazione della resilienza delle donne, <strong>The Six Triple Eight</strong> combatte per esprimere appieno ci&ograve; che queste donne rappresentarono per l'esercito, risultando in una narrazione che non rende giustizia a quanto avrebbero meritato.
<strong>Il film &egrave; ora disponibile per lo streaming su Netflix ed &egrave; classificato PG-13 per la presenza di linguaggio inappropriato, contenuti tematici e alcune scene di violenza bellica.</strong>

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