Kaley cuoco, un altro anno di crime series per raggiungere l’eccellenza

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Le produzioni televisive spesso si trovano a dover affrontare decisioni di cancellazione che interrompono una narrazione ancora in fase di sviluppo. Un esempio recente è rappresentato dalla serie Based on a True Story, condotta da Kaley Cuoco, che ha visto un percorso promettente ma si è conclusa prematuramente, lasciando molte trame irrisolte e potenzialità inespresse.

andamento della serie e sviluppo narrativo

trama e protagonisti principali

La produzione, trasmessa nel 2023 sulla piattaforma Peacock, raccontava le vicende di Ava Bartlett (interpretata da Kaley Cuoco) e del marito Nathan (Chris Messina). La coppia scopre che il loro idraulico, Matt Pierce (Tom Bateman), è il serial killer noto come West Side Ripper. Decidono allora di avviare un podcast dedicato al true crime, nel quale intervistano Matt mantenendo segreta la sua identità.

Nella seconda stagione vengono introdotti nuovi personaggi: Melissa Fumero interpreta Drew e Sara Paxton interpreta Paige. Questi personaggi sono coinvolti nell’emergere di un killer imitator del West Side Ripper, creando nuove minacce che rischiano di svelare i segreti nascosti dai protagonisti.

l’epilogo della seconda stagione e le prospettive per la terza

finale con colpi di scena e setup per una possibile conclusione

Il finale della seconda stagione presenta diversi colpi di scena che avrebbero aperto le porte a una terza stagione ricca di sviluppi. In particolare, si rivela che Matt ha orchestrato l’incarceramento di Nathan, tentando così di incastrarlo come serial killer. La lotta per dimostrare l’innocenza si sarebbe intensificata, complicata dal fatto che Nathan aveva aiutato il vero criminale a sfuggire alle autorità.

Un altro elemento chiave riguarda il rapimento di Paige da parte di Matt, con un finale aperto su quali siano le sue reali intenzioni. Si ipotizzava un possibile alleanza tra i due o addirittura la loro trasformazione in coppie di serial killer.

possibilità non realizzate: una conclusione naturale

la trama avrebbe trovato un epilogo coerente nella terza stagione

Se fosse stata confermata, la terza stagione avrebbe portato alla risoluzione definitiva delle tensioni accumulate. Ava e Nathan sarebbero stati chiamati a confrontarsi con le conseguenze delle proprie azioni e a decidere come gestire l’influenza negativa di Matt sulle proprie vite. La storyline avrebbe anche affrontato il coinvolgimento della sorella di Ava, Tory Thompson (Liana Liberato), la quale aveva creduto alle false promesse del criminale.

L’evoluzione narrativa avrebbe permesso ai protagonisti di fare i conti con i danni causati dal passato e trovare una via d’uscita definitiva dalle ombre del crimine.

critiche sulla conclusione prematura e riflesso sul settore dell’intrattenimento

perché chiudere senza completare la storia rappresenta un problema più ampio

Purtroppo, la cancellazione della serie prima del suo naturale epilogo rappresenta un esempio delle difficoltà incontrate da molte produzioni televisive nel panorama attuale. Con solo due stagioni composte da 16 episodi complessivi, Based on a True Story non ha avuto abbastanza tempo per consolidarsi ed espandere appieno le sue potenzialità narrative. Questa situazione evidenzia come spesso gli show vengano interrotti troppo presto rispetto alla loro crescita reale.

L’interruzione anticipata impedisce agli spettatori di assistere allo sviluppo completo delle storie più complesse e ai personaggi principali di raggiungere una conclusione soddisfacente. Questo fenomeno riflette problemi strutturali dell’industria dell’intrattenimento moderno, dove l’obiettivo principale diventa spesso il successo immediato piuttosto che quello sostenibile nel tempo.

personaggi principali presenti nella serie

  • Ava Bartlett
  • Nathan
  • Matt Pierce
  • Drew (Melissa Fumero)
  • Paige (Sara Paxton)
  • Tory Thompson (Liana Liberato)

In sintesi:

  • Sviluppo promettente interrotto troppo presto;
  • Narrativa lasciata incompleta con numerosi spunti irrisolti;
  • Cattiva gestione delle tempistiche che limita la crescita degli show;
  • L’importanza di dare spazio alle serie emergenti per permettere loro una maturazione naturale;
  • L’esigenza del settore televisivo di adottare strategie più lungimiranti nella programmazione.

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