Joker: Folie À Deux – Recensione del Sequel Più Atteso del 2024!

joker: folie à deux, recensione del sequel attesissimo del 2024
Il film Joker: Folie À Deux si prepara a debuttare nei cinema italiani il 2 ottobre 2024, dopo la sua presentazione in anteprima alla 81esima Mostra del Cinema di Venezia. La produzione, firmata da Warner Bros. Pictures e Joint Effort, è diretta da Todd Phillips, che torna a esplorare il mondo tormentato del Joker, dopo il grande successo del primo film del 2019, che ha valso un Oscar a Joaquin Phoenix.
La decisione di realizzare un sequel ha destato inizialmente perplessità. Nonostante l’impatto globale del primo capitolo, Todd Phillips ha raccolto l’energia necessaria per produrre questo nuovo film, riuscendo a coinvolgere nuovamente Phoenix. Con il passare del tempo, la curiosità è aumentata, specialmente con l’annuncio che Joker 2 sarebbe stato un musical con Lady Gaga nei panni di Lee Quinzel (Harley Quinn).
un musical audace ma controverso
La storia segue Arthur Fleck, imprigionato all’Arkham State Hospital, che si prepara a un processo mentre affronta la sua nuova reputazione da celebrità, dopo i drammatici eventi del primo film. In questo contesto, incontra Lee Quinzel, una detenuta attratta dalla sua figura, e si sviluppa un’interazione che esplora la follia attraverso la musica.
Un’idea da musical che non decolla
Il tentativo di mescolare thriller e musical appare ambizioso, ma le sequenze musicali mancano di profonda espressività. Durante il film, Arthur si lascia andare a momenti di danza e canto, ma i momenti che dovrebbero risultare impattanti faticano a esprimere le emozioni necessarie. Le performance rimangono lontane dall’impatto emotivo atteso e si percepisce una certa insoddisfazione da parte del pubblico.
trame e conflitti
Il processo di Arthur viene trasmesso in diretta, mettendo in risalto la sua condizione di bipolarismo e doppia personalità. Il suo avvocato, interpretato da Catherine Keener, cerca di difendere la sua sanità mentale, mentre il procuratore distrettuale Harvey Dent (interpretato da Harry Lawtey) contrasta l’intero argomento, valutando Arthur semplicemente come un individuo “malato”. Il dilemma tra follia e realtà è al centro del film, ma la rappresentazione risulta priva della tensione presente nel primo capitolo.
interpretazioni e aspetto tecnico
Nonostante le critiche nel racconto, le performance di Phoenix e Lady Gaga sono di eccellente qualità. Phoenix, sebbene sembri aver esaurito il suo messaggio, offre una interpretazione intensa, mentre Gaga, pur limitata nella sceneggiatura, cattura l’attenzione con la sua presenza scenica. La regia di Phillips mantiene standard elevati grazie alla collaborazione con un team di talenti consolidati, tra cui il direttore della fotografia Lawrence Sher e la compositrice Hildur Guđnadóttir, già vincitrice di un Oscar.
Il film promette di suscitare dibattito, anche se la sua narrativa potrebbe non soddisfare tutti. La performances di Lady Gaga fa sperare in un’eventuale storia dedicata a Harley Quinn, essendo la sua figura capace di attrarre e intrattenere il pubblico.