Inganno Netflix: Recensione della Serie per Adulti che Sfida Sospetti e Pregiudizi

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Una donna celebra il proprio sessantesimo compleanno in solitudine, poiché i figli hanno “altri impegni”. Si consola con la vista panoramica offerta dal terrazzo dell’hotel di sua proprietà. Non si parla della Costiera Amalfitana, ma di Giacomo Gianniotti, che, su un molo nelle vicinanze, decide di spogliarsi e di tuffarsi in mare. Se la protagonista di Inganno, la nuova serie di Netflix, avesse avuto una famiglia più presente, l’opera sarebbe stata diversa.

Inganno Netflix, la recensione

La rivincita dell’indipendenza

Inganno non è una serie che si limita a giocare con i casi del destino. La sceneggiatura si struttura attorno a una convinzione profonda: non esiste un’età che possa ostacolare la ricerca della felicità. Questo filo conduttore attraversa tutti e sei gli episodi della serie diretta da Pappi Corsicato, che racconta il desiderio di una donna di emanciparsi dalla famiglia e dalla società, seguendo il tema sviluppato in precedenti opere.

In questo contesto, la protagonista Gabriella (interpretata da Monica Guerritore) non deve ricostruire la propria vita da zero; piuttosto, desidera affermare il diritto a essere libera e indipendente dopo anni di dedizione ai figli, all’ex marito e alla gestione dell’hotel ereditato dal padre. L’innamoramento per un giovane, che sembra trovarsi lì per caso, rappresenta una delle possibilità per raggiungere tale obiettivo.

Gianniotti, il toy boy che svela un pregiudizio

Giacomo Gianniotti sarà il motivo principale per cui molti abbonati a Netflix guarderanno la serie. L’attore, famoso grazie a Grey’s Anatomy, si immerge in ruoli attuali e provocatori, presentandosi in scene audaci senza risultare volgare. La scelta di un attore giovane e affascinante come lui accanto alla protagonista Guerritore affronta un tema provocatorio, relativo alle dinamiche sociali di una relazione tra una donna e un uomo più giovane.

Cosa accade in una famiglia quando una donna esce con un partner di età inferiore? Questa è una questione dibattuta anche nel 2024. La serie affronta in modo diretto il pregiudizio associato a questa dinamica, evidenziando la differenza di percezione rispetto al caso opposto.

Inganno o Sospetto?

Il tema della frode, che appare centrale all’inizio, diventa un mero pretesto nella trama. L’adattamento italiano di Inganno si distacca dalla miniserie originale, utilizzando la passione come elemento chiave, mentre il sospetto emerge come un pregiudizio costante. La domanda che sorge è se Elia (Gianniotti) nutra realmente sentimenti per Gabriella o se stia cercando di sfruttarla economicamente.

Netflix crea un mondo per un pubblico più generalista

Nonostante le location suggestive e il talento di Guerritore, il messaggio di Inganno sembra a tratti più affine a produzioni di livello inferiore. Si nota un intento di alienare i personaggi dalle regole della quotidianità, creando un’atmosfera più fantastica e meno realistica. Scelte stilistiche discutibili sembrano mirare a raggiungere una fascia di pubblico meno giovane, richiamando il tipo di fiction che ha catturato l’attenzione di massa precedentemente.

  • Giacomo Gianniotti
  • Monica Guerritore
  • Fabrizia Sacchi

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