Il Trono di Spade: scoprirete perché Daenerys avrebbe potuto essere ancora più odiata
Il mondo di Il Trono di Spade continua a suscitare dibattiti anche a distanza di anni dalla sua conclusione. In particolare, il percorso evolutivo di Daenerys Targaryen ha generato opinioni contrastanti tra i fan, che si interrogano sulla legittimità delle scelte narrative intraprese. È interessante notare come vi sia stata, in origine, un’idea alternativa per lo sviluppo di questo personaggio iconico, un’idea che avrebbe potuto stravolgere radicalmente la percezione del pubblico.
L’autore del celebre ciclo di romanzi Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, George R.R. Martin, aveva concepito una traiettoria completamente differente per Daenerys. Sin dalla fase di creazione della sua narrazione, nel 1993, l’idea era quella di trasformare la figura della Regina dei Draghi in un vero e proprio villain. Secondo quanto emerso da un post poi rimosso dal suo blog, il piano iniziale prevedeva che Daenerys matasse Khal Drogo.
Contrariamente all’amore rappresentato nella serie, questo dramma sarebbe dovuto scaturire da un evento tragico, in cui Daenerys, dopo aver assistito all’omicidio di suo fratello Viserys, avrebbe scelto di vendicarsi, uccidendo Drogo stesso. Questo cambiamento avrebbe modificato profondamente la sua motivazione nel voler riconquistare il Trono di Spade.
Così, la storia della giovane Targaryen sarebbe risultata profondamente alterata, portandola verso un finale ben diverso rispetto a quello presentato nella serie, dove, comunque, molti continuano a percepirla come una protagonista che cede al lato oscuro.
Tra i personaggi e gli eventi chiave della trama si possono citare:
- Daenerys Targaryen
- Khal Drogo
- Viserys Targaryen
- George R.R. Martin
- Emilia Clarke
La discussione sull’impatto di tali scelte creative lascia aperti interrogativi sul futuro delle narrazioni fantasy e sul modo in cui il pubblico le riceve.