Il signore degli anelli come quattro parole hanno rivoluzionato la percezione di sauron
l’elemento sorprendente della figura di saurón nella saga de Il Signore degli Anelli
La rappresentazione del male nella celebre saga fantasy di J.R.R. Tolkien è naturalmente associata a Saurón, il Signore Oscuro. Questa figura incarna la corruzione, la paura e il potere assoluto, diventando il simbolo più temuto nella Terra di Mezzo. Alcune scene meno enfatizzate della trilogia rivelano aspetti inaspettati del suo carattere e delle sue vulnerabilità. Questi dettagli evidenziano come anche un’entità apparentemente invincibile possa possedere elementi di fragilità.
la percezione del potere di saurón
il ritratto di saurón nel film e nei romanzi
In entrambe le versioni, il volto del male è spesso rappresentato tramite l’immagine di un’entità muta, avvolta da un’armatura nera, simbolo di una forza invincibile e temibile. La sua presenza ispira timore e rispetto, configurandosi come un’entità quasi divina. Nonostante ciò, alcune frasi all’interno della narrazione rompono questo paradigma, suggerendo un lato più vulnerabile di saurón.
la rivelazione di un suo timore
Un esempio emblematico si trova nella versione estesa di Le Due Torri, dove Gandalf rivela ad Aragorn: «Sauron ti teme, Aragorn». Queste parole rappresentano un punto di svolta nel modo in cui il pubblico percepisce il Signore Oscuro. Non si tratta di un essere invincibile, ma di un’entità che può essere sfiorata dalla paura e, dunque, dalla vulnerabilità.
il significato della paura di saurón
il legame tra passato e debolezza
Nei testi di Tolkien, si evidenzia come l’origine del timore di saurón derivi da un passato di sconfitta. Durante l’ultima battaglia dell’Alleanza, insieme a Gil-galad e Elendil, fu gravemente ferito, permettendo a Isildur di tagliare l’Unico Anello dal suo dito. Questa ferita fisica e simbolica segnò l’inizio della sua decadenza, legando il suo potere all’Anello e alla sua distruzione futura.
la ricostruzione del potere e il senso di fragilità
Secoli dopo, la paura di saurón si riaffaccia con forza quando Aragorn brandisce Andúril, la spada forgiate sulla base della lama che lo aveva sconfitto. La reazione violenta del Signore Oscuro, che si agita al vedere l’erede di Isildur, testimonia la sua profonda insicurezza, nascosta dietro una maschera di potenza assoluta.
il ruolo della vulnerabilità nel finale della saga
In definitiva, Tolkien ci mostra come il male più grande possa essere anche estremamente fragile, dominato dalla paura della fine e dalla memoria dei propri fallimenti. La lotta tra buio e luce trova in questa fragilità un elemento chiave, dimostrando che anche i poteri più oscuri, quando si sentono minacciati, possono vacillare.
Questa narrazione si lega alla scena in cui saurón, accecato dalla lotta contro Aragorn, concentrando tutte le sue energie su di lui, permette a Frodo di portare a termine la missione. La paura di saurón, che in teoria dovrebbe essere invincibile, svela la propria natura vulnerabile in maniera definitiva.
Per approfondire:
- Questa scena del Signore degli Anelli è in assoluto la più spaventosa della saga
- Gandalf
- Aragorn
- Saurón
- Gil-galad
- Elendil
- Isildur
- Frodo