Il Seme del Fico Sacro: Mohammad Rasoulof svela il movimento Donna Vita Libertà

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Il 20 febbraio segna l’uscita di Il Seme del Fico Sacro, il nuovo film di Mohammad Rasoulof, distribuito da Lucky Red e BIM, e vincitore del premio speciale della Giuria al festival di Cannes 2024. Rasoulof, costretto all’esilio dall’Iran, ha realizzato quest’opera clandestinamente, riflettendo la complessa realtà sociale e politica dell’Iran contemporaneo, un tema che getta luce su eventi storici e drammatici mai raccontati pienamente.

la genesi del film

Nel corso della presentazione del film a Roma, il regista ha condiviso le sue riflessioni sulla sua creazione. Gli ultimi 46 anni di storia iraniana, iniziando dalla fondazione della Repubblica, sono stati segnati da eventi difficili. Rasoulof ha sottolineato che, durante i primi anni di regime, migliaia di persone sono state brutalmente uccise e il loro racconto rimane in molti casi trascurato.

l’impatto della tecnologia e dei social media

La crescente interconnessione a livello globale, facilitata dai social media, ha reso possibile per molti artisti iraniani in esilio continuare a narrare le storie difficili del loro paese. Questo sviluppo offre nuove opportunità di espressione e testimonianza delle realtà iraniane.

progetti futuri di rasoulof

Rasoulof rivela di avere tre sceneggiature pronte per la realizzazione, ma si trova in attesa dell’occasione giusta per iniziare un nuovo progetto, a causa dell’impegno nella promozione di Il Seme del Fico Sacro.

la situazione del cast in iran

Relativamente ai suoi collaboratori, Rasoulof ha commentato la difficile situazione attuale. Soheila Golestani, attrice che interpreta la madre nel film, è l’unica a rimanere in Iran, mentre il resto della troupe è riuscito a fuggire. La sua squadra affronta ora accuse gravi dai funzionari del regime, come propaganda contro il governo.

l’importanza del racconto nei film

Rasoulof ha richiamato l’attenzione sulla sua esperienza personale, che ha cercato di riflettere nel film, raccontando situazioni carcerarie in relazione alla dimensione familiare. L’opera integra video girati dai cittadini durante le proteste per mostrare la violenza del regime, rendendo il film non solo una narrazione ma una testimonianza visiva.

le proteste e il futuro dell’iran

Secondo Rasoulof, la vera libertà non è legata alla violenza. La rivolta attuale, in particolare quella delle donne, rappresenta un movimento pacifico per i diritti umani. Le differenze tra il modo di protestare uomini e donne sono evidenti, ma entrambi i gruppi sono uniti nella lotta democratico. Il regista sottolinea come la società iraniana stia affrontando quotidianamente un confronto con il regime.

  • Mohammad Rasoulof
  • Soheila Golestani
  • Cecilia Sala
  • Jafar Panahi

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