Il Patrimonio di Bryan Johnson: Tutto Quello che Devi Sapere
Il documentario di Netflix Don’t Die: The Man Who Wants to Live Forever si concentra sulla figura di Bryan Johnson, un imprenditore noto per le sue tecniche di lotta contro l’invecchiamento e per l’espansione della vita. Questo contenuto esplora come Johnson abbia investito ingenti somme di denaro in interventi che vanno da semplici cambiamenti alimentari a complesse terapie geniche, di cui il film evidenzia i costi elevati. Grazie alla sua situazione finanziaria, Johnson può permettersi queste cure elaborate.
Il patrimonio di Bryan Johnson è stimato in 400 milioni di dollari (al 2025)
Grazie alla sua azienda Braintree
Il documentario non fornisce dettagli chiari sul patrimonio personale di Bryan Johnson, ma sottolinea che egli spende miliardi per i propri trattamenti anti-invecchiamento. Stando a Celebrity Net Worth, il patrimonio netto di Johnson è stimato intorno ai 400 milioni di dollari nel 2025.
La maggior parte della sua ricchezza deriva da Braintree, una società fondata nel 2007. Sei anni dopo il lancio, Braintree gestiva pagamenti per un valore di 12 miliardi di dollari all’anno, acquisendo Venmo nel 2012. La cessione finale a PayPal per 800 milioni di dollari ha senza dubbio incrementato ulteriormente il suo patrimonio.
Le varie imprese di Bryan Johnson spiegate
Bryan ha fondato molte aziende
Dal 1999 al 2003, Johnson ha creato tre startup: la prima si occupava di telefonia mobile, la seconda era una compagnia VoIP chiamata Inquist, e la terza un progetto immobiliare del valore di 70 milioni di dollari. Nel 2007 ha lanciato Braintree, la quale ha avuto un successo significativo.
Nome Azienda | Anno di Fondazione |
---|---|
Inquist |
Tra il 1999 e il 2001 |
Braintree |
2007 |
OS Fund |
2014 |
Kernel |
2016 |
Project Blueprint |
2021 |
Successivamente a Braintree, nel 2014 Johnson ha avviato OS Fund, un fondo di venture capital dedicato all’innovazione tecnologica. Ha creato Kernel nel 2016, specializzandosi in tecnologie neurotecnologiche. Recentemente, ha dato vita a Project Blueprint, un’organizzazione finalizzata alle sue ricerche nel campo dell’invecchiamento e della longevità, tematica centrale nel documentario Don’t Die: The Man Who Wants to Live Forever.